MONICA AUTUNNO
Cronaca

La Teem compie 10 anni: la strada dell’innovazione e delle polemiche "verdi"

Il taglio del nastro il 16 maggio 2015 col governatore Maroni e il ministro Delrio. Portò sul territorio le logistiche, oggi "nuove fabbriche" dell’est Milano

Il taglio del nastro il 16 maggio 2015 col governatore Maroni e il ministro Delrio. Portò sul territorio le logistiche, oggi "nuove fabbriche" dell’est Milano.

Il taglio del nastro il 16 maggio 2015 col governatore Maroni e il ministro Delrio. Portò sul territorio le logistiche, oggi "nuove fabbriche" dell’est Milano.

Pozzuolo Martesana (Milano) – L’inaugurazione fu il 16 maggio del 2015, alle 12.30, al casello di Vizzolo Predabissi. Inaugurazione in grande stile, ospiti l’allora ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Alle spalle c’erano tre anni di cantieri. Erano già aperti da qualche ora i 32 chilometri di nuova autostrada, la Tangenziale Esterna di Milano, direttissima fra Agrate a nord e lo svincolo per A1 a sud.

Dieci anni di Teem, la A58, 32 chilometri deputato, allora, a fluidificare il traffico nord sud nel congestionato quadrante sud est della Grande Milano. Solo un anno prima, il 23 luglio 2014, era stato il premier Matteo Renzi a tagliare in terra bergamasca il nastro di Brebemi, l’autostrada madre. Entrava in esercizio un nuovo sistema infrastrutturale a incrocio che in dieci anni ha cambiato il volto, e il futuro, del fu verde sud est milanese. Tagliando la campagna, cambiando i paesaggi, lambendo complessi agricoli e zone storiche. Ma anche tagliando code, accorciando tempi e svuotando provinciali da anni al collasso. Le proteste contro il terremoto infrastrutture erano state importanti, e si erano consumate negli anni precedenti: la stagione dei comitati No Tem, dell’opposizione di molti amministratori, dei presidi, di qualche crociata particolarmente accesa: l’ultima, a Gessate, contro la "variantina" della ex Padana Superiore. In termini viabilistici, dopo dieci anni, un risultato misurabile.

Dimezzati i tempi di percorrenza da nord a sud ma anche da e verso Milano, complici, all’ombra delle autostrade, la riqualificazione di tanta viabilità ordinaria. Bilanci su costi e benefici, dati dei transiti alla mano, saranno invece da fare ancora per molti anni. Il nuovo assetto stradale e la facilità di collegamenti una calamita per i poli logistici. Da nord a sud una vocazione tir ormai dato acquisito, le logistiche sono le nuove fabbriche d’area, il decreto Genova e l’istituzione delle zone semplificate allenteranno ulteriormente le maglie autorizzative, le strade comode sono state un volano per i progetti. Al territorio rivoluzionato, concordate negli anni, sono arrivate d’altro canto compensazioni milionarie. In area Martesana furono particolarmente beneficiati Pozzuolo Martesana e Melzo, a risarcimento per una modifica di progetto che cancellò un sottopasso in favore di un cavalcavia: "Alla concessionaria Teem - così il sindaco di Pozzuolo Martesana Angelo Caterina - riconobbi e riconosco uno stile nuovo di confronto con i territori. E le compensazioni arrivarono tutte. Contro le autostrade avevo combattuto: ma nella fase successiva siamo stati ascoltati. Non è poco".

A cura della concessionaria Te spa la realizzazione di chilometri e chilometri di piste ciclabili, di scuole, edifici pubblici, ristrutturazioni e interventi di calibro. A Melzo l’autostrada portò il restauro della Cascina Triulza, la realizzazione dell’Ic Ungaretti, la ristrutturazione dello storico asilo Umberto I. A Gorgonzola la pista ciclopedonale salvavita per Melzo. A Pozzuolo Martesana strutture sportive, ciclabili, centro anziani. Un intervento gioiello, finanziato per più di un milione e mezzo di euro, il restauro dell’oratorio bramantesco di San Biagio a Rossate di Comazzo. Cemento e restituzioni alla natura. A Vizzolo Predabissi oggi l’oasi dell’avifauna è nell’ex cava Teem, 25 ettari con un grande lago e fauna autoctona.

Quella che fu la cava di prestito Teem a Pozzuolo Martesana è diventata l’Oasi naturalistica della Martesana del Wwf, enorme sito protetto con lago, sentieri e canneti, perla della biodiversità. Qua e là, per la gioia degli ambientalisti, qualche piccolo miracolo. Le cicogne ricomparse, fotografate e vezzeggiate nelle (meno) campagne. E pezzetti di territorio riconquistati di prepotenza dai nativi: come a Pozzuolo, dove una colonia d’uccelli d’acqua ha scelto uno scampolo d’acqua e verde a ottocento metri dal casello Teem, fra logistiche, rotonde e cavalcavia. A metà della storia la pagina buia della pandemia: quando i tir refrigerati viaggiarono rapidi solitari in pieno lockdown, con i vaccini destinati agli ospedali.