
di Monica Guerci
Ex cava Ronchi e campo Bisbino, qualcosa si muove. L’avanzare di Mind potrebbe trascinare con sé la riqualificazione urbana e ambientale di questa grande area fra Baranzate e Milano, in parte proprietà degli eredi della famiglia Ronchi, in parte dei nomadi. La storia tormentata di questa cava: 50mila metri quadrati a ridosso dell’albero della vita di Expo e della A8 - utilizzata negli anni Sessanta per l’escavazione di sabbia e ghiaia - è cominciata verso la fine degli anni ‘70, quando ormai dismessa, era stata occupata abusivamente dai rottamatori, poi dal canile di un’associazione di volontariato senza permessi, infine l’arrivo dei nomadi.
Vicini di casa da più di un ventennio, i nomadi del campo di via Monte Bisbino, l’utilizzano come discarica a cielo aperto. Una situazione inaccettabile per gli abitanti del territorio che va avanti da troppo tempo. A partire dal 2016 il sindaco di Baranzate, Luca Elia (Pd) si è attivato con il Comune di Milano e Regione Lombardia per affrontare la questione. Tavoli tecnici e incontri si sono susseguiti. Il primo tassello da affrontare la bonifica della cava e il recupero delle aree contigue del campo rom Bisbino, per poi passare alla valorizzazione paesaggistica nelle aree tenendo conto della presenza del torrente Nirone, alla creazione di connessioni ecologiche e allo sviluppo della mobilità ciclabile. L’emergenza Covid ha congelato il tutto. La macchina è tornata a muoversi nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, quando è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna Regione a costruire, insieme ai due Comuni, la cabina di regia di un accordo di programma che metta tutti d’accordo.
"Il nord-ovest Milano ha un grande potenziale di sviluppo. L’alta accessibilità viabilistica, le connessioni con i trasporti pubblici e il progetto Milan Innovation Discrict (Mind) danno un valore aggiunto ai nostri territori - e Baranzate, con la riqualificazione della cava Ronchi e delle aree dismesse deve essere protagonista insieme a Milano anche con il recupero dell’area monte Bisbino", commenta il consigliere regionale Carlo Borghetti, primo firmatario dell’ordine del giorno. "Un ottimo risultato - aggiunge il sindaco di Baranzate - dopo quattro anni di lavoro, il Consiglio Regionale impegna la sua Giunta a sedersi stabilmente al tavolo per affrontare e risolvere i problemi cava Ronchi e campo Bisbino".
Il primo cittadino ringrazia con l’occasione tutti i consigliere regionali, e Giannicola Angelini, candidato sindaco di Alternativa per Baranzate (Lega), suo avversario alle amministrative di settembre "con il quale abbiamo lavorato per sensibilizzare i consiglieri regionali (di centro sinistra e di centro destra) al tema - dice Elia -. Grazie a questo importante lavoro comune l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità".