Minacce e insulti antisemiti contro Liliana Segre: scattano perquisizioni e sequestri

Blitz della polizia postale e della Digos in casa di due persone, in provincia di Cagliari e nel Viterbese

Liliana Segre si vaccina contro il Covid

Liliana Segre si vaccina contro il Covid

Milano, 3 marzo 2021 - Perquisizioni e sequestri nei confronti di due persone, un pensionato della provincia di Cagliari e un 40enne del Viterbese, sono state effettuate questa mattina dalla polizia polizia postale e dagli uomini della Digos su disposizione del responsabile dell'antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili, che indaga per le minacce aggravate dall'odio razziale rivolte on line alla senatrice Liliana Segre, il giorno in cui si sottopose al vaccino.

Le minacce e gli insulti erano contenuti in commenti sotto un post di Facebook pubblicato il 18 febbraio scorso dal presidente Regione Lombardia, Attilio Fontana, in cui ringraziava la senatrice per la sua testimonianza subito dopo essere stata vaccinata contro Covid. Le indagini hanno permesso di individuare gli autori dei commenti antisemiti più aggressivi. Si tratta di G.G.T di 75 anni residente a Porto Scuso, nel Cagliaritano, e di G.T. di 40 anni, residente a Valentano nel Viterbese. Così stamane gli investigatori, con l 'ausilio dei colleghi degli Uffici della Polizia Postale di Roma e Cagliari e della Digos di Viterbo e Cagliari, su disposizione di Nobili, hanno effettuato a casa dei due indagati la perquisizione e ispezionato i loro computer, cellulari e altri sistemi informatici e di telecomunicazione. L'operazione ha consentito di riscontrare le ipotesi investigative, acquisiti, tramite il sequestro di materiale, ulteriori elementi probatori sui dispositivi informatici adesso al vaglio degli specialisti della Postale.

L'immagine della senatrice, sopravvissuta ad Auschwitz, ritratta nell'atto di sottoporsi a vaccinazione al Fatebenefratelli di Milano nel primo giorno della campagna lombarda dedicata agli over 80 e rimbalzata sul web, aveva scatenato commenti intrisi di sentimenti antisemiti e di profondo odio razziale e così violenti al punto da indurre la Procura milanese ad aprire immediatamente un fascicolo.

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