Vaccini anti Covid, Liliana Segre: "L'opportunità per combattere questo nemico invisibile"

Una delle prime dosi somministrate oggi è andata alla senatrice, che è anche testimonial della campagna in Lombardia

Vaccino anti Covid a Liliana Segre

Vaccino anti Covid a Liliana Segre

Milano, 18 febbraio 2021 - Sono iniziate questa mattina le vaccinazioni anti Covid per gli over 80 in Lombardia.  Al Fatebenefratelli Oftalmico di Milano, tra i primi vaccinati anche la senatrice a vita Liliana Segre,  la grande ballerina Carla Fracci e l'attore Renato Pozzetto, mentre nel centro vaccinale dell'ospedale Niguarda di via Ippocrate 45, in sole tre ore sono state somministrate le vaccinazioni che erano previste in cinque ore. All'ospedale Sant'Anna di Como le vaccinazioni hanno preso il via alle 9 di questa mattina e riguardano per oggi 132 cittadini, mentre altre 210 dosi saranno somministrate domani ad altrettanti over 80. A Lecco, i primi ad essere stati vaccinati all'ospedale Manzoni, sono stati cittadini con più di 95 anni d'età, tutti accompagnati da famigliari, ma autosufficienti.

La partenza del turno senior prevede entro la fine della settimana l’iniezione di 15mila vaccini (ieri sera sono partiti altri sms con gli appuntamenti di domenica), dei quali cinque-seimila nel territorio dell’Ats Metropolitana. Sulla base delle dosi annunciate in arrivo dal commissario Domenico Arcuri, ha spiegato il direttore generale del Welfare Marco Trivelli alla commissione Sanità del Pirellone, la prossima settimana se ne prevedono 50mila e dal primo marzo centomila a settimana. Le adesioni, alle 22 di ieri, erano arrivate a 379.417 (di cui 275.128 via portale, 94.189 via farmacista e 10.100 via medico di base) su 726mila ultraottantenni censiti in Lombardia, e già qualche ora prima a 140.315 (106.128 col portale, 28.945 in farmacia e 5.242 tramite curante) tra i circa 280mila “over” che vivono tra il Milanese e il Lodigiano.

Segre: "Non abbiate paura e fate il vaccino"

"Io vado oltre gli over 80, visto che di anni ne ho da poco compiuti 90. Sono molto contenta di avere avuto l'opportunità di fare questo vaccino, cosa di cui sono molto convinta. Non oggi, davanti al virus, ma in tutta la mia vita. Ho sempre creduto nei vaccini, come quando ho compiuto viaggi lontani, ho vaccinato i miei figli e sono vaccinati anche i miei nipoti. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia", ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, in un'intervista a Lombardia Notizie Online dopo essersi vaccinata. "Quello che mi ha profondamente segnato di questa pandemia - ha spiegato - è purtroppo dovuto a cose che avevo già visto. Questo è un nemico invisibile e io ho conosciuto anche nemici visibili. Non ho mai visto, dopo questi fatti tragici, dovuti sia a nemici visibili che invisibili, che l'uomo sia migliorato. Ho visto a suo tempo sciacallaggio, prepotenze, che il debole veniva sopraffatto dai più forti e qualche volta ho rivisto questo anche in tempo di pandemia. La speranza questa volta, però - ha osservato - è data da un corpo sanitario che si è dimostrato eroico e non è sempre facile essere eroici in tempi di pandemia. Queste persone sono quegli eroi che si distinguono, per lo più ignoti. Sono molto importati, loro sono l'uomo che fa la scelta". Nel raccomandare a tutti di vaccinarsi e aderire alla campagna della Regione, Segre ha così concluso: "Penso che chi si rifiuti di fare il vaccino sia purtroppo pauroso o non abbastanza informato. Quindi da nonna novantenne dico ai miei 'fratelli' e alle mie 'sorelle', che arrivano a questa età, di non avere paura e di fare il vaccino". 

Speranza: "Da Segre un esempio per tutti"

In merito alla sentarice che oggi si è sottoposta alla vaccinazione, il ministro della salute Roberto Speranza ha scritto su facebook: "Una vita che è un esempio per tutti. Anche nei gesti piu' semplici. Grazie a Liliana Segre".

Liliana Segre, testimonial della campagna vaccini in Lombardia

La senatrice non solo si è vaccinata, ma ha preso parte alla campagna vaccinale di Regione Lombardia riservata agli over 80. L'ultranovantenne milanese, sopravvissuta ad Auschwitz, in un video ha raccontato di "credere molto nella vaccinazione, è una cosa che ho sempre seguito: da bambina ero stata vaccinata, poi quando ho viaggiato, contro il colera e le malattie che si potevano prendere in Africa, poi ho vaccinato i miei figli e son stati vaccinati i miei nipoti". La senatrice a vita ha inoltre sottolineato che contro questo "nemico invisibile abbiamo così poche armi", e che "l'essere vaccinati vorrà dire essere più facilmente invitati dai nostri figli, dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare perché in certi Stati non è possibile farlo, e andare con fiducia a questo incontro perché sarà veramene l'unico modo che ognugno di noi ha per combattere questo nemico", ha concluso.