Benedetta Tampieri è un medico di base che da anni ha in cura pazienti di origine ucraina. Raccogliendo le loro ansie per i familiari che vivono negli scenari di guerra, e apprendendo le loro necessità primarie, la dottoressa si è attivata per raccogliere medicinali e organizzare trasporti verso l’Ucraina attraverso le conoscenze dirette dei pazienti.
All’appello ha risposto anche l’Hospice che ha donato mille euro per l’acquisto di antibiotici, antidolorifici e materiale per la medicazione. "Abbiamo organizzato il trasporto grazie a un ucraino titolare di una ditta di spedizioni che ci ha messo a disposizione i suoi camion. Un carico è arrivato martedì a destinazione al confine con la Romania e i pacchi sono stati consegnati al personale di un ospedale non lontano, da lì vengono smistati e distribuiti in altri ospedali", testimonia la dottoressa.
"Per capire la motivazione che ci ha spinto a prendere questa decisione è sufficiente leggere un estratto della Mission del nostro centro di cure palliative – dicono dall’Hospice – Noi lavoriamo per aiutare le persone a non soffrire e siamo accanto al paziente e alla famiglia nei momenti più difficili. Attraverso le cure palliative promuoviamo la qualità della vita e la dignità nella malattia. Malattia e guerra sono sinonimi. Per questo l’Hospice ha deciso di essere in prima linea al fianco al popolo ucraino, perché se è impossibile fermare le bombe, si può almeno provare ad arginare il dolore e la sofferenza che le esplosioni generano".
Giovanni Chiodini