MASSIMILIANO MINGOIA E NICOLA PALMA
Cronaca

Milanosport e l’Iva al 22% non versata: la società risparmia 621mila euro grazie alla “Rottamazione Salvini”

Una determina comunale indica 18 rate di pagamento alla Spa fino al 2027 per un totale di 2,3 milioni di euro

Uno degli impianti di MilanoSport (foto di repertorio)

Uno degli impianti di MilanoSport (foto di repertorio)

Milanosport “rottama“ i pagamenti arretrati dell’Iva non versata e ottiene uno sconto di 621 mila euro (da 2.995.128 a 2.373.522) grazie alla “Rottamazione Quater” voluta dal vicepremier e ministro lumbard Matteo Salvini. Parliamo del provvedimento inserito nella legge di Bilancio 2023 che ha previsto la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

La rottamazione dell’Iva non pagata dal 2002 al 2005 dovrà essere pagata da Milanosport, grazie ai rimborsi versati alla Spa da Palazzo Marino, in 18 rate che dureranno fino al 30 novembre 2027. Le prime due rate, che scadevano il 31 ottobre e il 30 novembre, ammontavano a 474.313 euro e sono state già rimborsate dal Comune.

Dal punto di vista politico-amministrativo, la società che gestisce gli impianti sportivi municipali ed è controllata dal Comune di Milano, targato centrosinistra, sarà agevolata da un provvedimento voluto dal Governo a trazione centrodestra. Una scelta tecnica, certo, ma molto diversa da quella presa nel gennaio 2023 dalla Giunta Sala, che non aveva aderito allo stralcio automatico delle cartelle esattoriali previsto nella Legge di Bilancio del 2023. "I provvedimenti di sanatoria simili – si leggeva nella delibera di Giunta – disincentivano i comportamenti virtuosi e contrastano con il principio di equità nei confronti dei cittadini".

Il caso Milanosport-Iva è emerso la scorsa estate, dopo che un’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate ha sostenuto che Milanosport debba pagare il 22% di Iva, contraddicendo un precedente parere del 2000. Una tesi contestata da Milanosport, che però alla fine ha dovuto prendere atto della decisione dell’Agenzia delle Entrare e provare a minimizzare il danno.

Risultato: quasi tre milioni di euro da pagare, anzi 2,3 milioni di euro grazie allo sconto previsto dalla Rottamazione Quater. Una vicenda che vede l’ultima puntata riassunta in una determina comunale datata 19 dicembre. Un provvedimento che si riferisce all’Iva non versata dal 2002 al 2005, focalizzandosi sulle due rate del 2023, come anticipato sopra. Soldi che dovranno tirati fuori dal Comune, principale azionista di Milanosport. Da qui al 2027.

Per ora la società che gestisce le piscine e i centri sportivi comunali ha provato a ridurre al minime i rincari sui corsi e sugli ingressi negli impianti sportivi. Ma sulle scelte future graveranno le cifre dell’Iva non versata dal 2000 ad oggi.