Milano sul tetto d’Italia. Al Quanta un altro scudetto

Decisiva la rete di Lettera che regala al fotofinish il 2-1 in gara-5 contro Asiago. È l’undicesimo tricolore della storia conquistato in una serie molto combattuta.

Quando ad un secondo dalla fine dell’overtime Alessio Lettera ha colpito il disco da metà campo, il tempo all’interno del Quanta Village di Milano si è fermato. Quel disco che sembrava facile preda del portiere avversario, dopo un istante di sospensione, è invece rotolato in porta e ha consegnato a Milano l’undicesimo tricolore della sua storia. I meneghini si sono laureati campioni d’Italia, battendo per 2-1 Asiago in gara-5 al termine di una serie Scudetto raramente così combattuta. La sfida decisiva, come spesso capita, si è rivelata meno spettacolare e molto bloccata. Primo tempo targato Milano, che ha trovato il vantaggio dopo 5’ con il gol di Lettera. Asiago però è rimasta a galla grazie alle solite decisive parate di Stevan. Nella ripresa, come accaduto in gara-4, il copione è cambiato e i Vipers hanno preso il sopravvento sugli avversari. La rete del pareggio dei veneti è arrivata ad 8’ dalla fine con Berthod. Gli uomini di coach Tessari, decisamente con meno energie rispetto ai rivali, si sono chiusi in difesa portando la contesa ai supplementari. Qui dopo dieci minuti di battaglia è arrivata la nuova zampata di Lettera, assoluto eroe di serata. "Ho sentito che mancavano cinque secondi e ho tirato, ma non mi aspettavo di segnare. Diventa campione chi in queste gare ci crede di più. E noi in quel momento ci abbiamo creduto maggiormente", ha spiegato Lettera a fine gara.

Milano ha conquistato il titolo grazie a piccoli dettagli, ma lo ha fatto in modo assolutamente meritato. Una stagione quasi perfetta che si chiude con scudetto e Supercoppa Italiana (vinta sempre contro Asiago) in bacheca e un secondo posto in Coppa Italia. Un bottino niente male fatto di 31 partite vinte di fronte a soli quattro ko, di cui nessuno tra le mura amiche. Ad arricchire il tutto la presenza di tre giocatori meneghini sul podio della classifica marcatori, vinta da Bellini con 31 gol. Poi Lettera e Ferrari con 28 realizzazioni.

Grandi meriti vanno infine a Riki Tessari, presidente del club, che ad inizio stagione ha accettato anche il ruolo di allenatore: "Io non sono un vero coach, ma ho voluto mettermi a disposizione della squadra in un momento di bisogno. I ragazzi hanno accettato di seguirmi e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni".

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