
la famiglia di Giusy Locadi e Sabatino Ciancone
Milano, 18 luglio 2020 - «Sono arrivati, finalmente". I soldi della cassa integrazione che Sabatino Ciancone, 62 anni, padre di sei figli che lavora part time nelle mense delle ferrovie, aspettava dopo il lockdown. Il Giorno ha raccolto la segnalazione della moglie Giusy, 53 anni, che lamentava "troppa burocrazia e passaggi infiniti tra l’azienda di mio marito e l’Inps. Noi, che in condizioni normali dobbiamo farci bastare uno stipendio di 750 euro, siamo disperati".
Mercoledì, finalmente, il primo accredito: "Quello per il mese di maggio, 300 euro, una boccata d’ossigeno", commenta Giusy, che con marito e figli vive nelle case del Comune di via Don Francesco Beniamino della Torre, a Quarto Oggiaro. "A darmi forza sono i miei ragazzi – ripete –: splendidi, perché non chiedono nulla. Né un vestito, né il cellulare. E sono stati tutti promossi".
L’unico a vivere fuori casa è Gianluca, 32 anni, mentre sotto lo stesso tetto ci sono Andrea, secondogenita, di 19, Gabriel, 18, Aurora di 17, Sharon e Daniel di 12 e 10 anni. L’azienda per cui Ciancone lavora, Elior, ha spiegato "di aver attuato le azioni necessarie per consentire l’erogazione del Fondo di integrazione salariale". Ma per l’Inps il ritardo non sarebbe da imputare all’ente, "che ha provveduto in tempi più che celeri al mandato di pagamento" ed evidenzia "la considerazione che l’Istituto porta nei confronti delle persone che stanno attraversando una emergenza senza precedenti".
Per questo caso "è doveroso premettere che considerata la situazione segnalata – scrive al Giorno Mauro Saviano, Direttore Inps Milano – abbiamo effettuato gli opportuni accertamenti verificando che l’azienda, di cui Sabatino Ciancone risulta dipendente, ha inviato la domanda dopo 20 giorni dalla sospensione dal lavoro e i flussi per il pagamento dopo 22 giorni dalla nostra autorizzazione, solo il 6 luglio 2020 l’azienda ha adempiuto all’invio del flusso SR41, necessario per il pagamento. Di contro l’Istituto ha inviato all’azienda l’autorizzazione dopo 15 giorni dalla presentazione della domanda e, una volta ricevuto l’SR41, la sede ha provveduto in tempi più che celeri, quattro giorni, alla definizione della posizione e al mandato di pagamento il 10 luglio". "Adesso speriamo che la procedura per giugno sia più snella", sospira Giusy. Che dalle pagine del Giorno lancia un appello: "Sono in cerca di lavoro. Finora non ho avuto fortuna: se qualcuno potesse aiutarmi gliene sarei grata".