Milano Pride 2023, la Regione Lombardia nega il patrocinio

Bocciata anche la proposta di illuminare il palazzo del Consiglio regionale con i colori della bandiera arcobaleno

Un momento dell'edizione 2022 di Milano Pride

Un momento dell'edizione 2022 di Milano Pride

Milano – Protestano i gruppi opposizione al Consiglio regionale della Lombardia dopo la bocciatura da parte dell'ufficio di presidenza della richiesta di patrocinio al Milano Pride, la tradizionale parate per i diritti delle persone Lgbtqia+, in programma quest'anno sabato 24 giugno 2023. Fumata nera anche sulla proposta di illuminare il palazzo del Consiglio con i colori della bandiera arcobaleno.

"Una decisione annunciata - attacca il consigliere di Patto Civico, Luca Paladini - ma non per questo meno deludente”, perché “il Pride è un evento importante non solo per le persone della comunità Lgbtqia+, ma anche per tutte e tutti coloro che si battono per l'uguaglianza”.

Il consigliere annuncia che nel primo consiglio di giugno, in aula "chiederemo alla presidenza e alla maggioranza di riconsiderare le decisioni prese” poiché “non intendiamo accettare che i diritti delle persone lgbtqia+ vengano ignorati o negati”.

Alle proteste si unisce anche il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino, secondo cui "stare al fianco di centinaia di migliaia di persone che lottano per i diritti di tutte e tutti, marciare al loro fianco pacificamente, dovrebbe essere scontato nel 2023. Eppure questa destra ideologica che governa Italia e Lombardia fa tutto il possibile per spingere i diritti ai margini. Non si facciano però illusioni: da una parte c'è la destra di Fontana, dall'altra ci sarà una marea”.

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