Scuola, settantamila alunni della Lombardia già collocati in quarantena

Nella prima settimana scolastica del 2022 nella Regione ha registrato un' impennata di contagi all’asilo, alle superiori invece diminuiscono

Ragazze all’uscita di un istituto superiore: è l’unica fascia d’età con i contagi in calo

Ragazze all’uscita di un istituto superiore: è l’unica fascia d’età con i contagi in calo

Milano - Lunedì 17 gennaio, a una settimana dalla riapertura delle scuole nel mezzo di un’ondata di contagi da coronavirus senza precedenti, erano già 5.415 le classi in quarantena e 67.433 gli alunni dall’asilo alle elementari in didattica a distanza in Lombardia; aggiungendo 3.320 appartenenti al personale scolastico, 70.753 assenze forzate dalle aule. Il bollettino di guerra registra 1.743 classi e 18.089 alunni in quarantena nel Milanese, 875 classi e 15.533 studenti nella Bergamasca; 580 classi per 5.789 alunni in Brianza, 478 classi per 4.561 ragazzi in provincia di Varese, più delle 447 classi quarantenate nel Bresciano dove però gli alunni in quarantena erano ben 7.075, e anche nella provincia di Como, per 433 classi in quarantena, erano finiti in Dad 5.874 ragazzi.

In provincia di Lecco, hanno iniziato la seconda settimana di scuola in Dad 3.912 alunni di 293 classi diverse; nel Mantovano le classi in quarantena erano 153 per 2.396 alunni, nel Cremonese 120 per un totale di 1.828 ragazzi. In provincia di Sondrio le classi in Dad erano 102, 1.370 gli alunni a casa; in provincia di Pavia, le 96 classi in quarantena, un terzo tra medie e superiori, hanno lasciato a casa solo 128 ragazzi, a fronte degli 878 in didattica a distanza per 95 classi nella provincia di Lodi.

Nel complesso , rispetto all’ultimo monitoraggio quindicinale pubblicato dalla Direzione Welfare della Regione prima delle vacanze, le quarantene scolastiche sono quintuplicate: in Lombardia c’erano 12.508 bambini e ragazzi in Dad appartenenti a 988 classi lunedì 20 dicembre, appena prima che la tempesta Omicron si abbattesse sul Natale e sul Capodanno, e quasi metà (443 classi per 5.290 bambini) erano delle elementari. Le oltre cinquemila classi in quarantena lunedì scorso, invece, erano abbastanza equamente distribuite: 1.625 tra nidi e scuole d’infanzia, 1.805 delle primarie, 785 delle medie e 1.195 alle superiori.

Il tutto benché le nuove regole sulle quarantene cambino a seconda di ordine e grado (all’asilo basta un contagiato per mandare a casa tutti i compagni, alle elementari ne servono due) e, dalle medie in su, anche dello stato vaccinale (i non vaccinati, o vaccinati o guariti da più di 120 giorni vanno in Dad al secondo caso, i vaccinati da meno di 120 giorni o col booster dal terzo). Il boom di Omicron, insomma, ha funzionato da “livella“ a scuole chiuse, benché rispetto al bollettino di un mese fa - e a quello intermedio, del 2 gennaio - i contagi che prima aumentavano "in tutte le classi d’età" abbiano preso velocità "in particolare nella fascia fra i 3 e i 5 anni", che nella prima settimana di scuola ha contato in Lombardia 6.824 bimbi infettati a fronte dei 3.792 della precedente.

Il maggior numero di contagi in numeri assoluti, 17.675, si registra tra i bimbi delle elementari (6-10 anni), com’era sempre avvenuto dall’inizio dell’anno scolastico sino alla settimana di Capodanno, quando sono stati superati dai 14-18 enni. E però proprio tra i ragazzi più grandi - e più vaccinati - si registra l’unico decremento di nuovi contagi, proprio nella prima settimana di ripresa delle lezioni: 16.379, in calo di un quinto rispetto ai 20.692 della prima settimana del 2022. Tra i ragazzi delle medie, le infezioni sono quasi stabili (9.623 registrati tra il 3 e il 9 gennaio, 9.894 tra il 10 e il 16). Tra i bimbi più piccoli, 0-2 anni, invece, crescono quasi del 30%: da 3.009 a 3.882 registrati la settimana scorsa in tutta la Lombardia.  

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