Milano, il virus in ritirata: mezza città da zona bianca

Nell’ultima fotografia dell’Ats (relativa alla settimana tra il 10 e il 16 maggio) 19 quartieri su 38 hanno incidenza inferiore a 50. E nessuno è sopra quota 100

Torna il rito dell'aperitivo

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Da ieri l’Italia intera è in zona gialla, cosa mai successa da novembre quando è entrato in vigore il sistema “a semafori“ per far scattare le misure di contenimento in base alla situazione pandemica. Ma già mezza Milano può vantare numeri “da zona bianca“. Una suggestione, perché per entrare nella fascia senza coprifuoco l’indicatore dell’incidenza settimanale deve restare sotto 50 nuovi casi per centomila abitanti per 21 giorni, e deve farlo a livello regionale; per la Lombardia, ha spiegato il governatore Attilio Fontana, ciò potrebbe avvenire, nella migliore delle ipotesi, a metà giugno.

Ma la fotografia scattata dall’ultimo report dell’Ats Metropolitana, datato 22 maggio e aggiornato alla settimana tra il 10 e il 16 maggio, restituisce comunque l’immagine di come il coronavirus stia battendo in ritirata nella metropoli da un milione 400mila anime, i cui quartieri hanno gli abitanti di una media cittadina italiana. Di questi 38 quartieri definiti in base ai codici d’avviamento postale, nessuno dei quali supera la soglia d’allarme rosso di 250 nuovi casi per centomila dalla fine di marzo, tra il 10 e il 16 maggio ben diciannove vantavano un’incidenza settimanale uguale o inferiore a 50. E addirittura tra 24 e 35 contagiati per centomila a Dergano (Cap 20158), Ghisolfa-Mac Mahon (20155), Chinatown (20154), Forlanini-Santa Giulia (20138), al Molise-Calvairate (20137), in zona Bocconi-corso San Gottardo (20136), tra Cimiano, Lambrate e Ortica (20134) e a Precotto-Quartiere Adriano (20128). E nella stessa settimana nessun quartiere di Milano ha superato quota 100, solo era oltre quota 80 (il Cap 20125 Maggiolina-Cassina de’ Pomm, a 83).

Guardando l’incidenza per classi d’età, gli over 60 del Milanese e del Lodigiano tra il 10 e il 16 maggio erano tutti “in zona bianca“: 46 contagi settimanali per centomila sessantenni, 33 per centomila tra i settantenni e 27 per centomila tra gli ultraottantenni, mentre le altre fasce anagrafiche, esclusi i bimbi tra 0 e 4 anni, erano sopra quota 50 (ma sotto quota 100). Effetto delle vaccinazioni, che a venerdì avevano raggiunto con almeno una dose il 92% degli over 80 (includendo nella platea anche coloro che non hanno aderito alla campagna); e che a ieri mattina erano arrivate con almeno una razione al 40% dei milanesi, e al 38,8% del milione 210.784 vaccinabili che vivono in città.

 

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