
Milan-Verona
Milano, 7 marzo 2015 - La partita Milan-Verona finisce 2-2 (1-1), nel secondo anticipo della 26/a giornata del campionato di calcio di Serie A, disputato a San Siro. Un gol di Nico Lopez all’ultimo minuto di recupero regala il pareggio al Verona, beffando il Milan sul fino di lana. Il Milan prova a fare la partita ed a chiudere il Verona nella propria meta’ campo, ma nel primo quarto d’ora non riesce mai ad impensierire Benussi. Gli uomini di Mandorlini, invece, sono molto veloci nelle ripartenze e con Jankovic sfiorano la rete. Al 17’ Muntari commette un gravissimo errore atterrando in area Ionita: calcio di rigore che si incarica di calciare Toni, il quale con un cucchiaio batte Diego Lopez.
La reazione rossonera fatica ad arrivare e il moldavo Ionita sfiora il raddoppio con una bella iniziativa sulla fascia destra e una bella conclusione nello specchio sulla quale si oppone Diego Lopez. Nel Milan ci prova Mexes da lontano, ma la sua conclusione si spegne a lato. E’ ancora il francese al 40’ il piu’ pericoloso del Milan sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Menez, quando Jankovic lo atterra in area. Calcio di rigore del quale si incarica Menez, il quale non sbaglia e ristabilisce la parita’.
La ripresa si apre nuovamente all’insegna della coppia francese Mexes-Menez: l’attaccante ex Psg tocca di testa per il difensore, il quale controlla e da posizione defilata trova l’angolino giusto (con la deviazione decisiva di Tachtsidis) per la rete del 2 a 1.Il Milan sembra un’altra squadra rispetto a quella del primo tempo e gioca con piu’ leggerezza, ma la reazione del Verona non si fa attendere, con il solito Toni che manda la palla di poco a lato. Tachtsidis colpisce una clamorosa traversa ad un quarto d’ora dal termine a Diego Lopez battuto, ma questa volta il Milan e’ fortunato. La partita arriva fino al quarto dei 5 minuti di recupero decretati da Giacomelli, quando Nico Lopez, appena entrato in campo, beffa il Milan all'ultimo secondo.
FISCHI A INZAGHI - La sostituzione di un attaccante con un difensore è costata una buona dose di fischi a Filippo Inzaghi da parte dei tifosi del Milan. Gran parte del pubblico di San Siro non ha infatti gradito la scelta dell’allenatore di sostituire Giampaolo Pazzini con Salvatore Bocchetti al 32’ del secondo tempo della partita contro l’Hellas Verona, con i rossoneri in vantaggio per 2-1. Con un attaccante in meno, Inzaghi ha inserito Bocchetti in difesa, avanzando Luca Antonelli da terzino a esterno di centrocampo.
INZAGHI, PANCHINA IN BILICO - È in bilico il destino dell’allenatore rossonero, inguaiato da Nico Lopez proprio come quattro mesi è successo a Walter Mazzarri. Inzaghi attende senza la certezza di essere in panchina lunedì prossimo contro la Fiorentina. «Sì, spero proprio di sì», ha sorriso l’ex attaccante, sottraendosi alle domande sul suo futuro imminente: «Non le dovete rivolgere a me. Non ho ancora visto Galliani. La società deve fare quello che crede, io sono deluso come lo sarà la società. Vado avanti a testa alta. Guardiamo avanti, il prossimo avversario, la Fiorentina, non sarà semplice». Per ora Inzaghi fa i conti con l’amarezza del gol subito a 10 secondi dalla fine. «Siamo stati dei polli. Facendo fatica eravamo riusciti a portare a casa la partita. È difficile ripartire dopo aver preso un gol così», è l’analisi dell’allenatore, convinto di avere ancora presa sulla squadra: «Beh, se non fosse così avrebbe mollato dopo l’1-0, invece ha reagito».
Resta il dubbio sulla sostituzione prudente, di fronte al quale Inzaghi si è difeso notando che «a posteriori siamo tutti bravi, non c’è mai la controprova. Io mi prendo le responsabilità ma vado avanti per la mia strada». E perché non critica mai i giocatori? «Penso di sapere quando bisogna usare il bastone e quando la carota. Abbiamo giocato male ma non si può dire che i ragazzi non si sono impegnati - ha replicato l’allenatore -. Lavorano con lo spirito giusto, dobbiamo giocare meglio ma non mi attacco a quanto successo durante l’anno. Non mi piacciono i processi, quelli li fate voi. Non siamo il Milan che speravamo, proveremo a esserlo dalla prossima partita». I
IL TWEET DI SALVINI - «Gli immigrati che lavorano bene sono i benvenuti. Quindi Muntari può tornare a casa sua»: è un commento scritto sulla propria pagina ufficiale di Facebook dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini, noto tifoso del Milan, che ha criticato così il centrocampista ghanese per la prestazione nella partita pareggiata dai rossoneri questa sera contro l'Hellas Verona.
Il tabellino di Milan-Hellas Verona 2-2, anticipo della 26/a giornata di Serie A. MILAN - HELLAS VERONA 2-2 RETI: 17’ pt rig. Toni (V), 40’ pt rig. Menez (M), 1’ st autogol Tachtsidis (M), 49’ st Lopez (V) MILAN: Diego Lopez; Bonera, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, Muntari, Bonaventura; Menez (46’ st Destro); Cerci (18’ st Honda), Pazzini (31’ st Bocchetti). A disp.: Abbiati, Gori, Abate, Van Ginkel, Mastalli, Suso. Allenatore: Filippo Inzaghi. HELLAS VERONA: Benussi; E.Pisano, Moras, R.Marques (5’ st Rodriguez), Ionita; Sala, Tachtsidis, Hallfredsson (16’ st Obbadi); Juanito Gomez, Toni, Jankovic (33’ st Nico Lopez). A disP.: Rafael, Sorensen, Martic, Agostini, Greco, Campanharo, Saviola, Lazaros, Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini. Arbitro: Giacomelli di Trieste. Note: ammoniti Ionita (V), Halfredsson (V). Espulso per proteste l’allenatore del Verona Mandorlini.