
L'antico, e ormai scomparso da tempo, mestiere delle lavandaie. La foto risale al 1957
Milano, 1 dicembre 2024 – Le lavandaie all’opera davanti a una fontana negli anni ’50, nella Milano attraversata dal boom economico che stava portando gli elettrodomestici nelle case. Un calzolaio intento a riparare una scarpa nel suo laboratorio, una “donna con lattiera” immortalata nel 1961. Poi, per arrivare ai nostri giorni, mestieri immortali come il commercio di tessuti e la riparazione di biciclette. Il lavoro degli operai in fabbriche moderne come quella del Rancilio Group, dove si producono macchine per caffè professionali.

Il confronto
Il lavoro di ieri e quello di oggi messo a confronto, a Milano, in una mostra fotografica permanente ospitata dal centro per l’impiego di Milano, in via Strozzi 11. Settant’anni di lavoro in Lombardia raccontati in cinquanta immagini dagli studenti e dalle studentesse di fotografia del centro di formazione professionale Bauer. Una selezione di scatti conservati da metà anni ’50 negli archivi del Bauer, un fondo di circa 46mila fototipi tra stampe, negativi, lastre, diapositive, pellicole fotomeccaniche, a cui si aggiungono le foto scattate dai ragazzi della scuola di fotografia per raccontare il mondo del lavoro attuale nelle sue diverse sfaccettature.

Mestieri scomparsi
“La scelta delle immagini, che raccontano i cambiamenti culturali, economici e sociali del territorio lombardo – spiega Afol Metropolitana – è l’esito del progetto presentato con la scuola Bauer e vincitore di Strategia Fotografia 2022, promosso dal ministero della Cultura”. La selezione del progetto ha consentito infatti di proseguire le attività di censimento, catalogazione e valorizzazione del materiale fotografico conservato in Bauer, dando vita alla mostra “Icone del lavoro“. Le immagini, tra ritratti e ambientazioni, raccontano i mestieri in Lombardia e sono state scattate dagli studenti durante le esercitazioni fotografiche negli anni di frequentazione della scuola. Un percorso visivo di piccole storie, a disposizione di chi accede al centro per l’impiego per cercare lavoro, offrendo “una prospettiva culturale e storica dei mestieri e della loro evoluzione”.