
di Graziano Masperi
Non c’è due senza tre. E anche quest’anno la Milano-Torino è partita da un comune del Magentino. Dopo le due volte di Magenta ieri è toccato a Mesero ospitare lo start della classicissima di ciclismo, tra la gioia dei suoi abitanti che hanno affollato piazza Europa a caccia del selfie con i corridori. Del resto la Milano-Torino non è soltanto una classica, ma è anche la corsa più antica arrivata a spegnere ben 101 candeline. Un evento da ricordare e da raccontare. Si temeva che l’emergenza sanitaria che ha raggiunto il picco la scorsa primavera dovesse prolungarsi impedendo qualsiasi manifestazione sportiva. Invece il ciclismo non si è arreso e ha stilato un calendario di tutto rispetto, completamente diverso dal passato e cominciato proprio nei giorni scorsi. Magenta quest’anno è rimasta a guardare, ma non troppo. Il sindaco Chiara Calati era alla partenza di piazza Europa con il collega Davide Garavaglia.
"È un momento che coinvolge tutto il territorio – le loro parole – e che avrà ricadute importanti sul piano turistico nei nostri comuni che offrono molto". Dalla città di santa Gianna Beretta Molla alla città della battaglia, passando per Marcallo con Casone. I ciclisti dopo un breve tour per mostrarsi agli spettatori, hanno raggiunto Magenta, sono passati per via Espinasse, sono transitati dal sottopasso ferroviario, hanno svoltato verso via Brocca e hanno percorso piazza Kennedy per poi dirigersi verso Robecco sul Naviglio dove ad attenderli c’erano i tifosi di Matteo Moschetti. Promettente ciclista, 24 il prossimo 14 agosto, Matteo ha catalizzato l’attenzione dei suoi compaesani. "È un ragazzo che conosciamo benissimo – commentava una tifosa – gli auguro una splendida carriera nel ciclismo che conta".
Impossibile non ricordare che Robecco è terra di ciclisti. Da quell’Andrea Noè, campione di longevità sportiva e maglia rosa al Giro d’Italia a Gianni Bugno che abitava nella frazione di Carpenzago proprio quando vinse il Giro nell’ormai lontano 1990. Ieri pomeriggio lungo il tracciato robecchese c’erano alcuni volontari della Brontolo Bike, la squadra di cicloamatori fondata da Andrea Noè, che raccoglie tantissimi appassionati del territorio e che anche ieri hanno sostenuto la buona riuscita della manifestazione.
Video postati su Facebook, scatti per immortalare una giornata storica per la zona e voglia di tornare alla normalità. "Il ciclismo è lo sport per eccellenza – ha detto un appassionato –, è bellissimo vedere i corridori che ti passano accanto e che sfrecciano in gruppo". Quasi duecento i chilometri che hanno percorso alla volta di Stupinigi, lungo un tracciato quasi tutto pianeggiante. "Ho ammirato la cortesia dei ciclisti e la civiltà che hanno mostrato – aggiunge un’altra tifosa –, ero alla partenza di Mesero e ne ho visti molti fermarsi a raccogliere le mascherine a terra per gettarle nell’apposito contenitore". La gara di ieri era adattissima ai velocisti. Ma già a Robecco alcuni di loro avevano staccato il gruppo di una manciata di secondi in cerca di un’improbabile fuga o dello scatto di qualche fotografo. Archiviata la Milano-Torino gli appassionati aspettano la Milano-Sanremo. La classica delle classiche, forse la corsa più bella, che sabato toccherà la città di Abbiategrasso. Due eventi internazionali in pochi giorni lungo le strade del Magentino e dell’Abbiatense.