Si tuffa nell'Adda e picchia la testa: Anwar muore a 15 anni

Il ragazzino di Paullo ha perso la vita sabato nel Lodigiano. Il cordoglio a scuola: oggi avrebbe fatto l’esame

Anwar Fenane viveva nel Milanese con i genitori e due fratellini gemelli

Anwar Fenane viveva nel Milanese con i genitori e due fratellini gemelli

Paullo (Milano) -  Avrebbe dovuto sostenere proprio oggi l’esame di terza media Anwar Fenane, 15 anni, originario del Marocco, che ha perso la vita sabato sera dopo essersi tuffato in acqua, verso le 19.20, a Merlino, in provincia di Lodi, vicino alla diga Vacchelli, in un punto in cui l’omonimo canale confluisce nell’Adda. Il ragazzo ha sbattuto la testa contro una roccia e non è più riemerso. Riportato a riva dai soccorritori giunti subito nella località fluviale, il giovane respirava ancora: è stato quindi portato in eliambulanza all’ospedale di Bergamo dove però è deceduto. «Siamo sconvolti - afferma il preside dell’Ic Curiel Andrea Mesoraca -. Prima di iniziare l’esame osserveremo un minuto di silenzio. Anwar amava la vita, gli piaceva l’informatica era uno smanettone col pc».

Ieri un messagio di cordoglio listato a lutto è apparso anche sui canali social della scuola: «L’Ic Curiel piange la prematura scomparsa del suo alunno Anwar Fenane e si stringe alla famiglia in questo momento di immenso dolore. I ragazzi dell’intero istituto e il personale tutto, addolorati, abbracciano immensamente la famiglia». «Posso solo dire che sono costernato - afferma il sindaco di Paullo, Federico Lorenzini -, quando giovani vite come questa si perdono si perde una parte di noi, di una comunità in cui questi bambini hanno giocato, studiato, vissuto. Esprimo tutto il mio dolore alla famiglia (i genitori e i gemellini Sara e Nassir di 9 anni), che incontrerò nei prossimi giorni. Ci uniamo al loro dolore e richiamamiamo tutti a porre la massima attenzione qualora si usufruisca delle rive dei nostri canali e fiumi per trovare frescura».

Non è la prima volta che lungo l’Adda accadono simili tragedie: «Tutti gli anni rinnoviamo il divieto di balneazione che, dopo 2 giorni, sparisce - afferma Italo Vicardi, sindaco di Comazzo, Comune dove si trova via Leopardi, che porta proprio a quella spiaggia nel confinante comune di Merlino e che, comunque, ha un tratto molto frequentato -. Nei fine settimana più caldi ci sono alcune centinaia di persone, famiglie intere per il pic-nic. Noi cerchiamo soprattutto di evitare liti per i parcheggi sulla strada». «I divieti di balneazione ci sono - afferma il sindaco di Merlino, Giovanni Fazzi -. Davanti a una tragedia del genere non c’è che il silenzio».

 

 

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