REDAZIONE MILANO

Mercati e uniformi dei vigili Il Csa: il Comune è assente

Lettera al Comando. E il Sulpm deve revocare lo sciopero: "Ma la lotta continua"

Lotta agli abusivi e uniformi dei ghisa, il Csa va all’attacco. Con due lettere recapitate al Comando di piazza Beccaria nel giro di quattro giorni, il segretario provinciale del sindacato Orfeo Mastantuono ha sollevato due problemi molto sentiti dalla categoria che rappresenta. Il primo riguarda la scarsa presenza di agenti in strada per contrastare il fenomeno degli ambulanti che vendono merce senza autorizzazione. Tutto parte, secondo il Csa, da una disposizione sugli straordinari: "L’obbligo di dare la disponibilità per almeno due servizi seralinotturni al mese affinché venga concessa la possibilità di prenotare più servizi diurni sta creando enormi problemi nel reclutamento del personale, oltre che disparità nel Corpo".

Questa scelta, attacca Mastantuono, sta avendo "ripercussioni negative sui servizi diurni, tra i quali quello dei mercati scoperti, in cui viene impiegato un eseguito numero di operatori della polizia locale". Un esempio? "Il mercato di via Benedetto Marcello, dove nelle giornate di sabato nelle ultime settimane operano pochissimi agenti, che si trovano a fronteggiare sistematicamente centinaia di venditori abusivi". Tradotto: "Tale situazione ha come ricaduta un pessimo servizio offerto alla cittadinanza – si legge – e inoltre mette a repentaglio l’incolumità stessa delle donne e degli uomini della polizia locale di Milano, derogando anche alle più elementari norme in materia di sicurezza sul lavoro". Conclusione: va posto rimedio in tempi rapidi, altrimenti "il Csa attuerà tutte le azioni idonee a tutela degli ufficiali e degli agenti". Finita? No, perché il 3 novembre il sindacato ha aperto un secondo fronte: quello del vestiario. In una missiva indirizzata anche all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli e al direttore generale di Palazzo Marino Christian Malangone, Mastantuono ha segnalato che "da mesi la fornitura delle uniformi e di tutta la vestizione complementare non viene erogata". Di conseguenza, "in alcuni casi, il personale è stato costretto anche a comprarsi i capi mancanti". Di più: "Abbiamo appreso che ai neo ufficiali è stato riferito di arrangiarsi come possono col vestiario, in quanto nessuna fornitura è al momento prevista". Duro il commento del segretario del Csa: "Tutto ciò non è accettabile: equipaggiare decentemente e omogeneamente gli agenti e gli ufficiali dovrebbe essere una delle priorità, nonché un vanto per l’amministrazione. Chiediamo un intervento immediato e risolutivo".

Intanto, c’è da registrare la revoca dell’agitazione del Sulpm per il 27 novembre, in concomitanza con la Half Marathon. Si è trattato di un dietrofront obbligato, imposto dalla Commissione di garanzia per il diritto allo sciopero nei servizi pubblici: in calendario c’è già la mobilitazione del 2 dicembre targata Usb, Cub, Sgb e Usi, proclamata in precedenza; quindi, per il principio della rarefazione, non è possibile mettere in scena altre iniziative di protesta nei dieci giorni immediatamente precedenti o immediatamente successivi. "Ormai serve una congiunzione astrale favorevole per indire un’astensione dal lavoro – ironizza il segretario Daniele Vincini –. Detto questo, la nostra battaglia contro il Comune continua".

Nicola Palma