MONICA AUTUNNO
Cronaca

Melzo e il “Bistrot culturale“. Rilancio dopo la gara a vuoto

Il Comune inserirà la gestione nel Piano di valorizzazione rendendo più appetibile il bando

Il progetto del “Bistrot“ è stato fiore all’occhiello nel più ampio piano di restyling di Palazzo Trivulzio

Il progetto del “Bistrot“ è stato fiore all’occhiello nel più ampio piano di restyling di Palazzo Trivulzio

La prima gara, ormai un anno e mezzo fa, era andata deserta, sul futuro “Bistrot culturale“ a Palazzo Trivulzio obiettivo invariato, ma cambio di strategia. Con una variazione di bilancio di fine mese, gli spazi al pianterreno del palazzo destinati a ospitarlo saranno inseriti nel “Piano delle valorizzazioni“ comunale. Subito dopo una nuova gara, più appetibile economicamente per gli operatori disposti alla sfida. La speranza: vedere la struttura aperta entro fine estate. Il progetto del “Bistrot“ è stato sin dal principio fiore all’occhiello nel più ampio piano di restyling di Palazzo Trivulzio, conclusosi ormai da tempo. Un bar “cultural letterario“ al pianterreno dell’ala del palazzo che ospitò la biblioteca, in osmosi con il grande cortile interno, già utilizzato nelle ultime estati per iniziative all’aperto, e in sinergia con le attività del teatro Trivulzio, che si trova sul versante opposto.

Il cammino si era arenato, nel luglio 2023, sulla gara per la concessione: deserta la prima chiamata, deserta anche la proroga. Operatori interessati zero. "Una questione che abbiamo valutato come principalmente tecnico economica – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Lino Ladini –. L’operatore, da procedura per la concessione, doveva mettere sul piatto una fideiussione a molti zeri sulla base di un calcolo di introiti presunti. Una sfida che, allora, nessuno ha ritenuto di accollarsi. Inserendo gli spazi nel piano delle valorizzazioni avremo modo di operare diversamente e di formulare una proposta più incentivante. Il prossimo avviso sarà per una cessione in affitto". Cercasi un gestore pronto a una sfida importante: quella di organizzare e dare vita a uno spazio destinato a diventare luogo di ritrovo e cuore pulsante delle attività culturali melzesi. "Non certo un salto nel vuoto o un’impresa poco appetibile. Il teatro Trivulzio propone 150 serate di alto livello l’anno, e funziona molto bene. Quindi c’è un ottimo terreno. È un progetto cui teniamo molto". I tempi. "Dopo il passaggio consiliare potrebbero essere brevi. Difficile vedere la struttura aperta per “Melzo Estate“. Ma speriamo di riuscire a battezzarla entro settembre, in concomitanza con la nuova stagione teatrale". I locali fanno parte della zona dell’antica dimora melzese riqualificata negli anni scorsi, quando Palazzo Trivulzio fu sottoposto a un restyling radicale con l’obiettivo di ricucire gli spazi al pianterreno".