La "Mela reintegrata" ha trovato casa in piazza Duca D'Aosta

L'inaugurazione con il sindaco Pisapia. La mela, come spiegato dal suo creatore, l'artista Michelangelo Pistoletto, è "un'opera simbolica che si apre al mondo, come la stazione ferroviaria anche simbolicamente apre la città al mondo"

L'artista Michelangelo Pistoletto (s) con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia (Ansa)

L'artista Michelangelo Pistoletto (s) con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia (Ansa)

Milano, 21 marzo 2016 - La Mela reintegrata, la opera dell'artista Michelangelo Pistoletto, ha trovato la sua "casa" definitiva in piazza Duca D'Aosta, davanti alla stazione Centrale. La grande installazione raffigurante una mela morsicata e 'ricucita' in precedenza era stata collocata in piazza Duomo per l'apertura di Expo. La mela, costituita da una struttura di metallo modellata da un intonaco argilloso mescolato a polvere di marmo, alta 8 metri e del diametro di 7, per un peso di 11 tonnellate, nelle parole del suo creatore, è "un'opera simbolica che si apre al mondo, come la stazione ferroviaria anche simbolicamente apre la città al mondo".La Mela reintegrata in piazza Duca D'Aosta (Newpress)

Grazie a un accordo tra l'artista, la sua Fondazione Cittadellarte, il FAI e i rappresentanti del Comune, la 'Mela reintegrata' viene donata alla città di Milano. L'opera è stata presentata alla cittadinanza questa mattina in una cerimonia alla quale hanno preso parte l'artista, il sindaco Giuliano Pisapia e gli assessori Carmela Rozza e Filippo Del Corno. Durante la cerimonia è stata eseguita una performance da parte di un gruppo di ragazzi e adulti di diverse etnie in maglietta bianca, che girando intorno alla mela hanno formato il simbolo dei tre cerchi collegati. Il disegno, raffigurato anche sulle loro mani, rappresenta il 'terzo paradiso', nel quale la separazione tra uomo e natura si sarà ricomposta generando nella società un equilibrio di dimensione planetaria. Per Pisapia, "la mela è il simbolo dello sviluppo", e di un avvicinamento a un "mondo più giusto dove ci sia cibo e risorse per tutti". 

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