GIORGIO
Cronaca

Medici di famiglia risultato di salute e competenze

Giorgio

Fiorentini*

A Milano ci sono circa 890 medici di famiglia (Medici medicina generale, MMG), che garantiscono la salute di base dei milanesi e delle loro famiglie. Tutti hanno capito che l’emergenza Covid, all’inizio, si sarebbe combattuta tramite l’organizzazione dei servizi (con i farmaci si lottava a “mani nude“), per il tramite di Dpi (dispositivi individuali di prevenzione), e di attivazione del principio di precauzione. Su questi versanti i MMG non erano preparati perché organizzativamente avrebbero dovuto sviluppare azioni fra loro concertate ed avevano invece un approccio da singoli professionisti senza sviluppare massa critica di contrasto e “singoli e sparpagliati“, non avevano Dpi a sufficienza e validi (ricordate il tema mascherine più o meno “tarocche” e disinfettanti) e sono comprensibili le precauzioni per salvaguardare la propria vita. Pur tuttavia i medici di famiglia morti di Covid a Milano sono stati tanti e a livello nazionale il 40% fra tutti i medici.

Missione del medico tradita, cultura un pò tradizionale: no! Solo deficit di competenze in aree che avrebbero facilitato la loro efficacia operativa. Ora si cerca di avere un contesto organizzativo territoriale adeguato e flessibile per affrontare le emergenze costanti con il Long Covid e la sindemia in sviluppo (malattie non trasmissibili –Mnt, sacrificate in era Covid: cardiologiche, oncologiche ecc.). La prevenzione e la diagnosi precoce in disarmo e la flessione del 7% per ricoveri da infarto, 18% per ictus, 25% per bypass. A Milano si attiveranno entro l’anno 7 case di comunità (ogni 50.000 abitanti) con una copertura h24 e h12 in funzione della domanda. I medici dovrebbero lavorare in queste case della Comunità e negli ospedali di Comunità come raccordo fra territorio e ospedali per acuti. Ma c’è un fatto giuridico: i Mmg sono convenzionati e liberi professionisti, non sono propensi a diventare dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale e dal rapporto fiduciario privato e di prossimità; altrimenti dobbiamo pensare a un network di medici privati che svolgono le stesse funzioni in concorrenza con i Mmg convenzionati lasciando all’integrazione fra domanda e offerta la funzione di equilibrio. Deriva economicista della sanità? Non credo, anzi Mmg con nuove competenze. *Univ. Bocconi