
Il costo, già astronomico, lievitato da voci di corridoio di almeno il 35%, "per ora fondi che mancano": langue in Regione il progetto della maxi vasca di laminazione del torrente Molgora. Gli ultimi contatti con i Comuni risalgono alla primavera, quando, a fronte di un primo semaforo verde al progetto di pre- fattibilità tecnica, gli enti locali erano stati invitati a preparare e protocollare osservazioni e spunti di modifica. L’ultimo incontro ufficiale al Pirellone in maggio, "da allora - così Massimo Vadori, il sindaco di Bussero, il Comune maggiormente interessato al progetto - non abbiamo avuto più notizie. Immaginiamo che tutto sia fermo, in attesa dello sblocco di nuovi fondi. Gli aumenti non hanno risparmiato i maxi progetti: si parla del 30,35% in più, i conti sono presto fatti". I numeri della vasca, che si progetta di realizzare a cavallo fra Bussero, Gorgonzola e Pessano con Bornago, erano già importanti in partenza: 850mila metri cubi di scavo su un’area agricola di 300mila metri quadrati, 30 milioni di euro il costo ipotizzato. L’opera venne presentata come indispensabile al contenimento di piene e alluvioni. Alla mano i dati degli ultimi anni, che confermano le mutate condizioni del terreno, sempre meno in grado di assorbire acqua in eccesso. Le stesse che hanno portato a una revisione, da parte degli organismi sovracomunali, della mappatura delle "fasce di sicurezza" lungo Molgora e Trobbia, a maggiore tutela del territorio a rischio, degli abitati delle costruzioni. Rispetto al progetto a una prima fase di levata di scudi era seguita la mediazione. Gli uffici tecnici dei tre Comuni avevano predisposto un faldone di osservazioni. Non secondaria la questione finanziamenti, "garanzia dell’ultimazione in tempi certi dei lavori". Una posizione ribadita anche a Gorgonzola, dove la "massima attenzione" all’evoluzione dell’iter della vasca è stata inserita nelle linee di mandato dell’Amministrazione comunale. M.A.
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