Maurizio Federici è il nuovo commissario del Parco Agricolo Sud Milano

Maurizio Federici è il nuovo commissario del Parco Agricolo Sud Milano

Maurizio Federici è il nuovo commissario del Parco Agricolo Sud Milano

"All’architetto Maurizio Federici, nuovo commissario del Parco Agricolo Sud Milano e dirigente di Regione Lombardia, vanno i miei auguri di buon lavoro. Sono certo che sotto la guida di Federici sarà possibile aprire una nuova pagina nella gestione di un’area verde di così fondamentale importanza ecologica e agricola, che sin dalla sua istituzione ha fatto della salvaguardia della biodiversità e della valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale il suo scopo primario". Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio e sistemi verdi, Gianluca Comazzi, commentando la nomina, da parte della Giunta regionale, del nuovo commissario del Parco Agricolo Sud Milano. Con i suoi 47mila ettari, il Parco Agricolo Sud Milano rappresenta quasi il 30% della superficie totale della Città metropolitana di Milano, abbracciando 60 dei 134 Comuni che la compongono, compreso il capoluogo lombardo e si configura come principale elemento di connessione tra il sistema del fiume Ticino e quello del fiume Adda, con i suoi parchi regionali. "Ora l’obiettivo - aggiunge Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e mobilità sostenibile - è dare il via a quella svolta tanto attesa nella gestione di un ente di grande importanza per tutto il territorio, così come auspicato nel progetto di legge regionale che avevo presentato e approvato nella scorsa legislatura, di integrazione e modifica del Parco". "Il Parco Agricolo Sud Milano - puntualizza - è un polmone verde di indiscusso valore, dalle notevoli potenzialità ancora inespresse a causa di alcune scelte sbagliate del passato. Il nuovo commissario potrà rendere esecutivi i provvedimenti contenuti nel progetto di legge, a cominciare da un evidente allineamento dell’ente alla governance regionale. Sono certo che ne beneficeranno tutti i Comuni, gli agricoltori, con una maggior tutela delle aree coltivate, e i cittadini".

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