
di Annamaria Lazzari
Al via, da oggi, la "nuova" maturità stravolta dal Covid. Sarà un esame di stato completamente diverso dal passato quello che interesserà, dalle 8.30 di questa mattina, 19.633 studenti fra le superiori statali di Milano e provincia (a cui si aggiungono 2.627 delle paritarie, per un totale di 22.260 maturandi in 1.116 classi). Dalle 8.30 i primi ragazzi rientreranno nelle loro aule dopo quasi 4 mesi di lockdown per svolgere il colloquio in presenza. Niente prove scritte. In compenso l’orale sarà più lungo del solito, circa 60 minuti, scandito da cinque fasi: la presentazione di una tesina, l’analisi di un testo di letteratura italiana, l’orale sui materiali predisposti dalla commissione, focus sull’alternanza scuolalavoro e sulla costituzione. Per evitare i contagi sarà obbligatorio, fra le varie cose, l’uso di mascherina (ai maturandi è consentito di abbassarla durante il colloquio) e la distanza interpersonale di 2 metri.
"Un esame diverso ma assolutamente serio" commentano Irma Vona della III A liceo classico Berchet di via dela Commenda e Giada Rossi dello V A dello scientifico Bottoni, in zona Mac Mahon, alla vigilia della loro prima e ultima "notte prima degli esami". Animate da "un po’ di agitazione" ma con quella consapevolezza di aver fatto il dovere: Irma ha una media fra l’8 e il 9, Giada parte da una media di 7,5. Quest’anno il percorso scolastico vale fino a 60 crediti, di più del colloquio orale (massimo 40). "La sospensione delle lezioni in classe ha richiesto uno sforzo in più per la nostra preparazione" ribadiscono le due 18enni demistificando la retorica della maturità “light”. "La didattica a distanza ha reso necessario una buona dose di autonomia e impegno per mantenere l’attenzione sullo schermo, senza cadere in facili distrazioni" precisa Rossi del Bottoni.
Entrambe hanno già consegnato l’elaborato il 13 giugno: la classicista si è concentrata sul genere romanzo nelle opere di Luciano di Samosata e Apuleio mentre quella dello scientifico affronterà la relatività, fra spazio, tempo e derivate. "Sono contenta di tornare a scuola. Da un computer non si può fare tutto. Guardare i professori negli occhi è l’unico modo per vivere questo momento appieno" dice Rossi del Bottoni.
La commissione sarà formata da sei docenti interni e un presidente esterno. La difficoltà a reperire i presidenti aveva tenuto banco nelle scorse settimane. Al 18 maggio ne mancavano 273 su 558. Per 155 è scattato l’ordine di servizio e 118 sono i volontari. "Grazie al lavoro dell’Ufficio Scolastico Territoriale tutte le commissioni sono al completo" ha assicurato il provveditorato guidato dall’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che stamani porterà il suo saluto al liceo paritario Gonzaga e al liceo Virgilio.