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Mattarella premia '40 eroi italiani', onoreficenza anche al professor Alessandro Frigiola

Frigiola è il Fondatore e Presidente dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo

Sergio Mattarella consegna l'onorificenza ad Alessandro Frigiola

Milano, 2 febbraio 2017 - "L’onorificienza che oggi ricevo è un riconoscimento che va indirettamente all’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo che ho fondato più di 20 anni fa e che ancora oggi ho l’onore di presiedere". Queste le parole del professor Alessandro Frigiola, fondatore e presidente di Bambini Cardiopatici nel Mondo e Direttore dell’Area di Cardiochirurgia Pediatrica e del Congenito Adulto, Direttore delle Attività di Cooperazione Internazionale I.R.C.C.S. Policlinico San Donato, in occasione della cerimonia di consegna dell’onorificienza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, avvenuta oggi presso il Palazzo del Quirinale a Roma da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Frigiola è uno dei 40 "eroi" del nostro tempo (Ecco i volti/ FOTO), quelli che giorno dopo giorno costruiscono un pezzo di umanità senza dare nell’occhio, quelli che contribuiscono a rendere il mondo migliore. 

Frigiola ha proseguito: "Vengono così riconosciuti dalla massima carica dello Stato l’impegno e il sacrificio di medici, infermieri e operatori che ogni giorno offrono volontariamente il proprio lavoro per contribuire alla cura delle cardiopatie congenite nei Paesi in via di sviluppo e dare una speranza di vita a migliaia di bambini, destinati altrimenti a un’esistenza di sofferenza, se non addirittura alla morte. Senza dimenticare il contributo di tutti i nostri sostenitori, che ci consente di realizzare i tanti progetti umanitari in Siria, Kurdistan, Senegal, Camerun ed Egitto, solo per citarne alcuni. Esprimo gratitudine, soddisfazione ed emozione per questo traguardo". E ha concluso: "L’onorificienza è un ulteriore stimolo a proseguire ancora con più tenacia sulla strada del bene incondizionato verso bambini di ogni età, sesso, razza e religione.  C’è ancora tanto da fare e per farlo c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.