REDAZIONE MILANO

Coppia dell'acido, avvocato lascia la difesa di Martina Levato

L'avvocato Daniele Barelli ha lasciato la difesa di Martina Levato. A difendere la ragazza resta, allo stato attuale, il legale Alessandra Guarini

Martina Levato

Milano, 25 febbraio 2016 - Daniele Barelli ha lasciato la difesa di Martina Levato, la giovane condannata a 14 anni per aver aggredito Pietro Barbini con l'acido e ad altri 16 per altri blitz. Con l'uscita di scena dell'avvocato, a difendere la ragazza resta, allo stato attuale, il legale Alessandra Guarini, mentre l'avvocato Laura Cossar la assiste nel procedimento davanti al Tribunale per i minorenni relativo al destino del bimbo partorito lo scorso Ferragosto.

Nella vicenda giudiziaria della cosiddetta 'coppia diabolica', composta da Martina e dall'amante Alexander Boettcher (condannato a 14 anni per il caso Barbini e ancora sotto processo per gli altri blitz), in oltre un anno (i due sono stati arrestati nel dicembre 2014) c'è stata una vera e propria 'girandola' di avvocati con molti legali che hanno rinunciato alla difesa e sono stati poi sostituiti da altri. Il legale Barelli ha formalizzato ieri, da quanto si è saputo, la rinuncia al mandato. L'avvocato Guarini, intanto, ha spiegato che Martina prosegue nella sua fase, iniziata qualche settimana fa con la sospensione dei colloqui che la coppia aveva nel carcere milanese di San Vittore, di «stabile distaccamento da Alexander». La giovane, ha aggiunto il difensore, «è sempre più convinta e lucida, è sempre più mamma e meno fidanzata e sta molto meglio, lavora su se stessa con gli psichiatri e non ha più visto Boettcher».

Il prossimo 7 aprile, intanto, inizierà per lei e per Boettcher il processo d'appello sul caso Barbini e non è escluso che la ragazza, rea confessa per quell'aggressione e per il tentato blitz ai danni di Giuliano Carparelli, possa decidere di fornire altri elementi utili «alla ricostruzione dei fatti». Ha sempre negato l'aggressione ai danni di Stefano Savi e ha sempre scagionato Alex da ogni responsabilità penale. Martina, ha concluso il legale, «ora è più lucida sui fatti e vedremo in appello».