
Martina Dal Cin, architetto e artista milanese, espone le sue opere in ceramica al Museo con la mostra "Fun&Bulles!". Le colorate sculture "Pois" e gli originali "Vasotti" raccontano la sua passione per la creatività e il gioco cromatico.
Oliva
abbiamo conosciuta qualche anno fa come titolare di una delle Anime Nascoste più particolari del Municipio 8, Hubbastanza. Lei è Martina Dal Cin, architetto con esperienza ultradecennale nella progettazione edilizia e design d’interni. Ma anche molto altro, come testimoniano le tante passioni riunite in questo piccolo grande hub della creatività su via Mac Mahon. La incontriamo in un’originale mostra curata da Carlo Barbatti. Sognatori e marinai, pescatori e innamorati: così si presentano i “Pois“, le 50 opere in ceramica di Martina Dal Cin protagoniste di “Fun&Bulles!“ - Pois Funamboli (dal 17 al 24 ottobre). Da queste particolari e coloratissime sculture in forma di piatto rovesciato esposte insieme a una decina di estrose anfore, i “Vasotti“, l’artista milanese ha preso le mosse per dare vita a un gioco creativo acuto e ironico: gioco che ha scelto di rendere ancora più coinvolgente prevedendo, giovedì 24 ottobre, un workshop sulla ceramica sotto la sua guida esperta. È ormai da tempo, infatti, che il percorso creativo di Martina si concentra su questa tecnica: anche se, prima di approdarvi, ha esplorato negli anni una vasta gamma di materiali e modalità espressive: ha sperimentato la plastilina, le paste modellabili, i colori a olio, gli acrilici, il collage, la serigrafia, il modellismo e la scultura in legno. L’uso sapiente del colore costituisce un tratto distintivo degli stralunati e irresistibili "Pois" in mostra al Museo: opere che trasformano in oggetto d’arte il piatto, un oggetto comune ma anche simbolo di convivialità, a cui si accompagneranno gli altrettanto scenografici "Vasotti", modellati seguendo tecniche di lavorazione della ceramica diverse. L’inclinazione verso il gioco cromatico e la propensione a convogliarlo in forme inedite trovano radici nell’infanzia di Martina Dal Cin, che, sin da giovanissima, è stata a stretto contatto con le stoffe preziose dell’azienda di famiglia, dedita alla produzione di cravatte.