"Martesana da secoli sotto scacco"

L'esondazione delle Trobbie a Bellinzago Lombardo, evento ricorrente con precedenti nel 1939 e secoli passati, continua a minacciare la zona. Gli sforzi per mitigare il problema, tra cui deviazioni dei corsi d'acqua, non hanno risolto la situazione. Intervista a Vincenzo Sala, storico locale.

"Martesana da secoli sotto scacco"

"Martesana da secoli sotto scacco"

L’esondazione delle Trobbie? Negli annali ‘il’ precedente, "fu nel 1939, e sempre a Bellinzago Lombardo. Ma sono segnalati episodi anche nei secoli precedenti". Tuttavia "ciò che è avvenuto l’altro pomeriggio resterà inciso negli annali della storia civile della Martesana e nella memoria della gente". Sull’alluvione di oggi e la storia di ieri un intervento di Vincenzo Sala, storico locale e autore di tante pubblicazioni fra cui, recente, “Storia della Martesana nel XX e XXI secolo“. "I corsi d’acqua che da tempo immemore esondano in quest’area dopo le piogge torrenziali – spiega – sono in particolare le due Trobbie dette di Gessate e di Masate, la prima formata dalla confluenza, a Cambiago, del torrente Cava nel Rio Pissanegra, la seconda, e più orientale, proveniente da Basiano e Masate. Ma anche il Rio Vallone “contribuisce“ alle criticità idrauliche della zona". I precedenti. "Tra i più rilevanti va ricordata l’alluvione delle Trobbie che nel 1939 devastò il territorio di Bellinzago Lombardo e danneggiò gravemente la strada alzaia del Naviglio, dopo che un violento nubifragio aveva imperversato sulla zona per tre giorni. Anche allora, come oggi, si contarono gravi danni; e diverse famiglie dovettero essere evacuate".

Piaga annosa, tentativi di soluzione anche. "Quasi tutte le amministrazioni del contado Milanese hanno messo mano, nei secoli, ad argini e tracciati di questi ‘torrenti killer’: nel 1776, per esempio, il governo della Lombardia Austriaca aveva progettato e realizzato a Cambiago la deviazione del corso del torrente Cava nel più orientale ‘Pissanegra’ (detto anche Rile o Cava dei morti), interrando l’antico alveo e creando l’attuale confluenza. Altre modifiche hanno interessato, nel tempo, anche i tracciati del Rio Vallone e della Trobbia di Masate. Ma non è bastato". M.A.