Marge “arrabbiata“ davanti al consolato iraniano

Nuova opera dell’artista Palombo dopo la rimozione. "Tornerà all’infinito, in tutto il mondo"

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Marge Simpson torna davanti al consolato generale dell’Iran in viale Monte Rosa 88. La prima opera dell’artista Alexsandro Palombo era stata rimossa a meno di 24 ore dall’installazione, lo scorso giovedì. E da ieri mattina è spuntato un nuovo disegno su carta realizzato dallo stesso Palombo per celebrare Mahsa Amini e il coraggio delle donne iraniane: il nome è “The Cut 2“. Marge mostra il viso arrabbiato e regge in mano le forbici per capelli (dopo aver tagliato la sua chioma iconica), con il dito medio davanti al consolato iraniano.

Un’opera “irriverente“ per rafforzare il messaggio?

"Per tenere alta l’attenzione sul dramma che stanno vivendo i ragazzi iraniani. Vogliono che non si abbassi il livello di attenzione e io cerco di fare la mia parte. Un’opera irriverente? Trovo più spregevoli le violazioni di tutti i diritti umani in Iran, io ho solo risposto con la mia arte, qui siamo in un paese democratico".

Che reazioni sta ricevendo?

"Da ogni parte del mondo. Questo è quello che conta di più, fare rete intorno ai giovani iraniani e non lasciare che vengano soffocati dal regime. Sui social si sono esposte figure come Nathaniel Gleicheril, capo della politica di sicurezza di Meta, che ha ripostato le mie opere sul suo account Twitter, già pubblicate dal politologo americano Ian Bremmer. Attivisti ci stanno chiedendo di poter collocare Marge davanti ai consolati iraniani in altri paesi. È diventato un manifesto pop di resistenza e libertà".

Pensa che l’opera sarà rimossa anche stavolta?

"Non lo so e non mi preoccupa perché, se dovesse succedere, ricomparirà all’infinito".

Marianna Vazzana

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