Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, è stato dimesso pomeriggio dal Policlinico San Donato di Milano, dopo essere stato sottoposto a intervento cardiaco con metodica percutanea per riparare "il forame ovale pervio", riscontrato in occasione del pregresso ricovero all’ospedale di Aosta. È quanto si legge nel lollettino del suo medico, Mario Riccio. La procedura risulta riuscita con successo e senza complicanze. Stante le buone condizioni generali - dopo una osservazione di 24 ore - è stato dimesso. Dovrà osservare un periodo di riposo. Marco Cappato, viene spiegato, "ringrazia il dottor Carminati - direttore del reparto di cardiologia - e le operatrici e operatori tutti del Policlinico San Donato". E ha già detto, e dimostrato con i fatti, che non abbandonerà la lotta per i diritti civili. Tanto che appena la settimana scorsa si è presentato sotto al Pirellone con oltre 8.181 firme raccolte tra i lombardi per chiedere e ottenere che il Consiglio regionale approvi la proposta di legge sul fine vita. "Non si tratta di affermare un diritto perché il diritto è già stato affermato dalla Corte Costituzionale nel 2019 – ha scandito ai cronisti –. E non si tratta nemmeno di decidere a chi spetti la responsabilità ultima della decisione né la procedura con la quale arrivare ad una decisione. Si tratta, invece, di definire tempi certi per poter beneficiare di tale diritto". Queste le parole di Cappato al primo evento pubblico dopo l’ischemia avuta durante le feste di Natale, in Val d’Aosta. Insieme a lui ci sono, fin dall’inizio, gli altri attivisti delle associazioni “Luca Coscioni“ (di cui Cappato è tesoriere) e “Soccorso Civile“ (di cui è rappresentante legale) nonché il Comitato “Liberi Subito“. Ora la battaglia è su quelle oltre 8mila firme e la richiesta di voto sulla legge sul fine vita. Richiesta sulla quale dovrà esprimersi l’Ufficio di presidenza dell’Aula. "Siamo del tutto consapevoli delle difficoltà che incontreremo nel far approvare la nostra proposta di legge in Aula", ha detto Cappato, che già pochi giorni dopo il malore al Giorno aveva detto: "Sicuramente per un po’ dovrò dosare le energie soprattutto negli spostamenti, ma resto con la solita grinta". E ancora una volta l’ha dimostrato.
Re.Mi.