Il motociclista è morto finendo sotto un camion di passaggio, che non c’entrava nulla, dopo la collisione con l’auto guidata da un uomo che è scappato senza prestare soccorso. La latitanza del pirata però è durata poche ore: gli agenti della polizia locale Brianza Est hanno rintracciato il tunisino 45enne che martedì alle 17.30 sulla Sp2 a Bellusco, in Brianza si è scontrato con il centauro Marco Bertolini. Il 40enne di Cologno è spirato poco dopo essere stato portato in ospedale, a Vimercate. Troppo gravi le ferite, la sua situazione era sembrata subito disperata. Dopo l’impatto violento il centauro era volato sull’asfalto proprio mentre arrivava il tir e si era incastrato sotto il bisonte della strada. Un bilancio che diventa ancora più pesante per tutto quello che c’è dietro questa storia.
L’automobilista, regolarmente residente a pochi chilometri, a Cornate d’Adda, non aveva l’assicurazione e per questo sarebbe fuggito. Ma gli uomini del comandante Alessandro Benedetti sono risaliti a lui in poche ore, incrociando testimonianze e immagini delle telecamere della zona. Prima di trovare il mezzo giusto, nella notte, hanno battuto altre due piste, macchine fissate nelle registrazioni, ma non erano quella che cercavano, custodita invece nel box del tunisino con ammaccature che “coincidono perfettamente con lo scontro – conferma l’ufficiale –. Una sovrapposizione inconfutabile”.
Chi ha assistito alla drammatica sequenza aveva subito raccontato che era coinvolto un terzo veicolo del quale però non c’era più traccia. La posizione del 45enne, denunciato a piede libero per omissione di soccorso e mancata copertura assicurativa, potrebbe aggravarsi fino all’omicidio stradale. Le valutazioni sono in corso, al vaglio c’è l’intera vicenda. L’uomo è stato raggiunto in mattinata, mentre era al lavoro: ha ammesso tutto. Circostanze che acuiscono la ferita della famiglia, Bertolini lascia moglie e figli. Per loro un colpo enorme, come il dolore e lo sgomento fra parenti e amici per la perdita. Tifoso del Milan, attento ai problemi della gente e alle cause sociali, il motocilista lascia dietro di sé un gran vuoto. E non è retorica.