Milano, mappa zone più calde della città: Bovisa e Sarpi al top

Temperatura media da record: quasi 28 gradi. Il quartiere più fresco? Forze Armate. E a sud effetti benefici della campagna

Il grafico con le differenze meteo tra le varie zone di Milano

Il grafico con le differenze meteo tra le varie zone di Milano

Un luglio "bollente", ancora più del passato. Non è solo una sensazione a pelle (sudaticcia). Lo dicono i dati raccolti dalla Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo. La temperatura media dei primi 13 giorni di luglio è stata circa tre gradi sopra la media del periodo 1991-2020 e quasi 4 gradi superiore al trentennio prima, considerato il periodo di riferimento per gli studi sul cambiamento climatico. Non ci sarà tregua: una nuova "fiammata" di caldo provocata dall’espansione di anticiclone di origine sub-tropicale interesserà da oggi Milano, protraendosi fino al 23 o 25 luglio. "La temperatura media dei primi 13 giorni di luglio è stata di 28,1 gradi, contro 24,2 del ’61-’90 e 25,1 del ’91-2020. A dover far riflettere non è tanto il gap fra i valori di quest’anno e quelli dei trentenni precedenti ma il fatto che questa tendenza perduri da un mese e mezzo. Giugno ha infatti chiuso con una media di 26,7 gradi contro i 21,7 del periodo ’61-’90 e 23,3 gradi del ’91-2020" spiega Pamela Turchiarulo, meteorologa della Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo.

La media delle massime per i primi 13 giorni di luglio di quest’anno è stata di 33,2 gradi contro i 29,1 del ’61-’90 e 30,4 del ’91-2020. Per la media delle massime di giugno il valore è 31,5 gradi contro i 26,5 del ’61-’90 e 28,5 del ’91-2020. Se la giornata un po’ nuvolosa di ieri è stata "di transizione" (la colonnina di mercurio alle 13 segnava circa 31 gradi) da oggi arriverà "un nuovo periodo di caldo che avrà un andamento un po’ a onda" con un robusto innalzamento delle temperature che proseguirà anche domani. Ci sarà un calo di qualche grado fra domenica e lunedì e il ritorno della fase acuta fra mercoledì e giovedì. "La previsione è che il regime delle temperature cambi dopo il 23 luglio, forse anche con qualche temporale. Qualche modello colloca il cambiamento dopo il 25 luglio".

Secondo la meteorologa però è "improbabile" che durante l’ondata nel capoluogo lombardo si superino i 40 gradi. Anche perché non è mai successo: "Il record termico a Milano si è registrato l’11 agosto del 2003 con 39,8 gradi". Nessuna previsione si può fare per agosto "ma c’è il rischio di eventi estremi se arrivassero le piogge, per l’energia immagazzinata". Le centraline confermano la presenza di differenze meteorologiche tra una zona e l’altra della città. Le rilevazioni si riferiscono al 13 luglio. Milano Bovisa è la zona più calda con una temperatura media di 27,9 gradi, insieme a Sarpi (27,7). Milano Centro e Bicocca si collocano a 27,6 gradi. Bocconi a 27, 5 gradi. I quartieri più freschi sono Città Studi (27,2 gradi), lo stesso di Milano Sud e San Siro, e soprattutto Forze Armate, a 27 gradi. Tra le cause l’isola di calore, che determina temperature più alte. "Il fenomeno varia a seconda della circolazione atmosferica ma tendenzialmente mostra i suoi valori maggiori al centro del tessuto urbano che si sviluppa fra Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo come un continuum edificato: parliamo dei quartieri a nord come Sarpi. In genere le zone più urbanizzate e con meno aree verdi sono le più calde". Le zone periferiche a sud beneficiano della campagna ancora presente nell’hinterland meridionale: "Funge da climatizzatore naturale".

 

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