"Manutezioni col contagocce e incertezza"

I timori dei residenti nei palazzi dell’ex Genia, fallita nel 2015. Sarà costituito un comitato di inquilini per incontrare il curatore

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di Alessandra Zanardi

"Col fallimento di Genia siamo precipitati come in un limbo. Da anni nei nostri stabili non vengono eseguite manutenzioni, a parte piccoli e marginali interventi, come la sostituzione di qualche lampadina. C’è anche chi teme che le case possano finire all’asta, benché questa ipotesi sia stata smentita dal sindaco". A parlare sono gli inquilini degli appartamenti ex Genia, un insieme d’immobili un tempo di proprietà della municipalizzata di San Giuliano che è stata dichiarata fallita nel 2015 con un passivo di oltre 40 milioni di euro. Da allora alloggi e palazzi sono passati in capo alla curatela, così come gli altri beni intestati alla municipalizzata: scuole, impianti sportivi e il cinema-teatro Ariston.

"Le manutenzioni vengono fatte col contagocce e gli inquilini non sanno a chi fare riferimento", racconta Valter Serafin, portavoce delle oltre 200 famiglie che abitano ai civici 15, 17 e 21 di via Repubblica. "C’è chi lamenta infiltrazioni e perdite d’acqua in casa – prosegue -. In via sommaria sarebbe emersa la presenza di amianto ai civici 15 e 17, un aspetto che richiederebbe un monitoraggio. I canoni di affitto non vengono aggiornati, le famiglie in stato di disagio faticano a pagare le mensilità". Su tutto aleggia il timore, emerso già in più di un’occasione, che gli appartamenti possano essere messi in vendita per cercare di assorbire liquidità e soddisfare i creditori di Genia.

Le tante questioni irrisolte sono state affrontate anche in un recente incontro col sindaco Marco Segala e l’assessore Jessica Nobili. Intanto sono state gettate le basi per la costituzione di un comitato d’inquilini "con l’obiettivo di dare voce a chi non ha voce e promuovere un incontro col curatore fallimentare per favorire gli interventi necessari ad un mantenimento dignitoso degli stabili".

Gli strascichi del crac finanziario di Genia continuano dunque a farsi sentire, anche a distanza di tempo. Il Comune di San Giuliano ha proposto un concordato fallimentare, mettendo sul piatto sei milioni di euro per rifondere i creditori e riacquisire il patrimonio immobiliare dell’ex società in house. Dopo un pronunciamento del tribunale di Lodi favorevole al Comune e la Corte d’Appello di Milano che ha invece ribaltato la situazione accogliendo il reclamo di un creditore, ora si aspetta la sentenza della Cassazione per capire il destino del concordato. "Il Comune si sta muovendo, e continuerà a lavorare, per riacquisire gli immobili. Questo rende del tutto remoto il rischio di una messa all’asta", è il concetto che il sindaco Marco Segala ha ribadito anche nell’incontro coi residenti di via Repubblica. La situazione resta comunque delicata, "aspettiamo la Cassazione per valutare il da farsi".

Proprio nella giornata di ieri, anche dietro interessamento del Comune, negli stabili sono stati avviati alcuni lavori di sistemazione. Gli inquilini si augurano che si tratti della svolta auspiacata.

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