In manette la banda dei furgoni, furti per un valore di un milione di euro

Sostituivano la centralina motore originale con una decodificata: sei arresti, i reati a Milano, tra Quinto Romano e Baggio

Carabinieri

Carabinieri

Milano, 11 maggio 2022 - Sei arresti per furti di furgoni: il valore complessivo si aggira intorno al milione di euro. I carabinieri di Corsico hanno sgominato una banda specializzata ed eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Milano su richiesta della locale procura, nei confronti cinque italiani e un cittadino di origine albanese, tra i 29 ed i 58 anni, tutti pregiudicati e residenti in zona. Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di furto aggravato, commesso nelle province di Milano e Monza Brianza. 

Dalle indagini, iniziate nel settembre 2020 dai collegh delle stazioni di Settimo e Cornaredo , si sarebbe accertato che il gruppo aveva due diversi modus operandi: nella maggior parte dei casi riusciva, in pochi minuti quando i veicoli erano parcheggiati, a sostituire la centralina motore originale con una decodificata. In altre occasioni rubava i mezzi dall'interno di aziende e in orario di lavoro, approfittando del fatto che gli autisti, durante le consegne, lasciavano a bordo le chiavi. Agli arrestati sono stati contestati 14 episodi di furto di 16  furgoni e di un'auto quasi tutti commessi a Milano, nelle zone tra Quinto Romano e Baggio, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. 

Nel corso delle indagini, nel marzo 2021, i carabinieri avevano trovato in un capannone di Rosate, 4 furgoni, tutti non ancora immatricolati, rubati pochi giorni prima all'interno di un'azienda di Assago. Ulteriore riscontro alle indagini è emerso, spiegano i militari, con l'arresto per riciclaggio di tre persone sorprese all'interno di un capannone a Quinto Romano ritenuto il centro di smontaggio dei veicoli rubati. Per tre arrestati si sono aperte le porte del carcere di San Vittore, mentre gli altri destinatari del provvedimento sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro