Mancano soldi e sicurezza: Milano-Limbiate a rischio

Stop al servizio da ottobre, bisogna trovare 24 milioni per la riqualificazione. La richiesta dei Comuni: "No al progetto con fondi nostri, usiamo il Pnrr"

Migration

di Giuseppe Nava

Tram della “Milano-Limbiate” fermi da ottobre e la riqualificazione dell’intera tratta rimandata a data da destinarsi. Sembra essere calata la notte sugli storici convogli arancioni che fanno la spola dalla fermata Comasina della linea M3 a Limbiate, poco più di 11 km, sui 2mila e 500 utenti che li prendono per recarsi a Milano, e sul progetto della nuova tranvia.

L’altro ieri pomeriggio, all’audizione urgente al Pirellone, i primi cittadini dei Comuni interessati e i pendolari hanno ricevuto queste due notizie, che non avrebbero mai voluto ascoltare. La prima riguarda "l’impossibilità di proseguire con l’esercizio tranviario non oltre l’autunno del 2022", data considerata improrogabile dai tecnici della commissione della sicurezza dei trasporti del Ministero (Ansfisa), come aveva dichiarato lo scorso giugno l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi. D’altra parte, se l’ultimo certificato di sicurezza del servizio scadeva il 31 dicembre 2021, per evitare l’interruzione dell’attuale “Milano-Limbiate” è necessario un investimento da sei milioni di euro, con il fermo di almeno un anno della stessa linea.

Ma non solo: la seconda notizia è infatti relativa all’intero progetto di riqualificazione della tratta, che sembra a questo punto a forte rischio, con il rinvio nel tempo dei lavori e con un’ulteriore spesa aggiuntiva di ben 23 milioni e 800mila euro, da sommare ai circa 153 milioni euro complessivi.

L’aumento è dovuto ai costi dei materiali, a causa della situazione economica in corso. Quindi, si allontanano nel tempo le date, previste dall’ultimo cronoprogramma dello scorso gennaio, di apertura dei cantieri inizialmente prevista a settembre 2023 e di fine dei lavori calendarizzata per il mese di dicembre 2026.

Infine, come se non bastasse, le nuove spese finanziarie aggiuntive ricadrebbero sulle casse dei Comuni della tratta. "Siamo molto preoccupati per la situazione della Milano-Limbiate – sottolinea Luigi Magistro, sindaco di Cormano, città confinante con Milano – Il servizio tram si ferma tra due mesi e sarà sostituito da una serie di bus, che passeranno sulla trafficata statale dei Giovi. Il servizio su rotaia va mantenuto fino a che non verrà trovata una soluzione adeguata. I costi aggiuntivi non devono ricadere sui bilanci dei Comuni e ci attiveremo affinché il Ministero delle Infrastrutture intervenga con risorse derivanti dal Pnrr, che prevedono una serie di investimenti sulle metrotranvie".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro