"Tagli di posti-letto e carenze di organico, così non va. Serve un piano di potenziamento". Sindacati e Rsu hanno proclamato lo stato di agitazione tra il personale dell’Asst Melegnano Martesana, colosso sanitario del Sud-Est Milanese esteso su 53 Comuni e 640mila abitanti. Indetta da Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up, Nursind, Fials e Usb, la mobilitazione fa seguito a tre assemblee dei lavoratori che si sono svolte rispettivamente negli ospedali di Melzo, Cernusco e Vizzolo Predabissi. Assemblee dalle quali sono emersi malcontento e perplessità. Le rimostranze riguardano la riduzione dei posti-letto negli ospedali del gruppo che, a detta di sindacati e Rsu, negli ultimi 7 anni sono scesi da 750 a 500. Nel mirino anche "la carenza del personale sanitario: mancano 99 infermieri e 62 operatori socio-sanitari. Si tratta di dati facilmente verificabili confrontando l’attuale dotazione organica con quanto previsto dal piano triennale del fabbisogno del personale". Altro motivo di scontento, "i processi di riorganizzazione aziendale, con la sostituzione dell’infermiere con la figura dell’Oss. Un aspetto che comporta un’oggettiva riduzione della qualità dell’assistenza". Nell’elenco delle criticità ci sono inoltre l’aumento dei tempi di attesa per le visite specialistiche e l’impoverimento dei servizi territoriali. Il tutto in un contesto che vede l’Asst Melegnano Martesana "perdere di attrattività, a favore di altre aziende sanitarie, o strutture private".
In attesa di un tentativo di conciliazione tra le parti, in Prefettura, il clima resta teso. Ad invocare un piano di rilancio dell’Asst Melegnano Martesana è stata, nelle scorse settimane, anche la sezione locale di Sinistra Italiana. Con un dossier di venti pagine, il partito politico ha evidenziato a sua volta numeri e carenze, nella speranza che il 2025 possa segnare un’inversione di tendenza. L’azienda, dal canto suo, aveva già risposto ad alcune delle questioni sollevate, ad esempio quella relativa alle liste d’attesa, sottolineando di aver avviato "tutte le azioni necessarie al loro miglioramento".