
"La situazione è diventata ormai intollerabile, non è accettabile che i cittadini che hanno diritto ad un servizio essenziale quale è il medico di base, si ritrovino in una situazione di oggettiva difficoltà che perdura per molti di loro da troppo tempo. Chiedo una risoluzione del problema". È la protesta del sindaco di Pero, Maria Rosa Belotti (nella foto) che, questa volta, manderà una lettera anche al Prefetto di Milano. La carenza dei medici di base è diventata un’emergenza, con la chiusura dell’ambulatorio della dottoressa Antonietta Calabrese lo scorso 1° ottobre, altri 1500 cittadini sono rimasti senza medico. Oggi a Pero ci sono solo tre medici (prima erano quattro) mentre nella frazione di Cerchiate c’è un solo medico specializzando che sostituisce quello deceduto lo scorso maggio, prima ce n’erano tre. Dunque quattro medici che possono accogliere 1.500 assistiti ciascuno a fronte di una popolazione di quasi 10.00 abitanti (esclusi i bambini). "Appena abbiamo saputo della cessazione dell’attività della dottoressa Calabrese ho scritto ai vertici di Ats e Regione Lombardia chiedendo che venga individuato un sostituto ma ad oggi non risulta nessuna nomina. Per sollecitare la una risposta a questo disservizio ho inviato un ulteriore sollecito per conoscenza anche al Prefetto. Durante la pandemia si è parlato tanto di ricostruire la rete di medicina territoriale soprattutto per gli anziani e le persone con fragilità, ma non si vedono fatti concreti", conclude la Belotti. Anche il Comitato Medici per Cerchiate-Pero continua la mobilitazione per denunciare i disagi che vive chi è rimasto senza medico e fa fatica a trovare un sostituto anche nei Comuni limitrofi. Ro.Ramp.