MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Manager ai giovani, non fate come me: "Rovinato per colpa di una sniffata".

Il racconto di un 30enne, incensurato, direttore di un negozio nell’hinterland

droga (repertorio)

Milano, 9 giugno 2018 - «Rovinato per una notte brava». Protagonista è un ragazzo di 30 anni, incensurato, direttore di un negozio nell’hinterland, che qualche mese fa, dopo una serata trascorsa a bere con gli amici «e coclusa con l’assunzione di una dose di cocaina», racconta, al cospetto di una Volante della polizia è fuggito. Risultato: un inseguimento per le strade di Musocco. Auto degli agenti speronata. «E nottata finita nel peggiore dei modi: patente ritirata. Denuncia per danneggiamento, lesioni e resistenza, oltre che per la fuga. E segnalazione al prefetto. A settembre ci sarà l’udienza davanti al giudice. Vorrei poter rimediare svolgendo lavori socialmente utili, spero che il giudice me lo concederà». Il ragazzo, che chiede l’anonimato «perché – sottolinea – sto cercando di risollevarmi e non vorrei avere ripercussioni al lavoro», attraverso le pagine del Giorno vuole lanciare un messaggio ai suoi coetanei, ma non solo: «Pensateci bene, prima di trascorrere una serata a base di droga e alcol. Io ora sto pagando pesantemente per tutti i miei errori, non ne vale la pena». Torniamo all’inizio.

Qualche mese fa, «dopo una giornata storta, avevo deciso di andare a bere con alcuni amici in un locale di Lambrate. Ho bevuto parecchio. Una volta uscito, un pusher mi ha offerto della cocaina, io l’ho sniffata. Poi scioccamente mi sono messo alla guida per tornare a casa». Dopodiché, arrivato nel quartiere di Musocco, «mi sono fermato in un baracchino a comprare una bottiglietta d’acqua perché avevo sete. È stato lì che ho notato una Volante della polizia che perlustrava il quartiere. Temendo un controllo mi sono agitato e non ho capito più nulla: sono risalito in auto e sono schizzato via, attirando l’attenzione della polizia che si è lanciata al mio inseguimento». Alle calcagna, il 30enne aveva un’auto del commissariato di polizia di Quarto Oggiaro. «Mi ricordo che correvo senza badare né alla velocità e né ai semafori. A un certo punto, per seminare la polizia, ho speronato l’auto.

Ho speso 4.100 euro per riparare la mia e aspetto di sapere quanto dovrò sborsare per la riparazione della Volante». La corsa si è interrotta «quando ormai ero ridotto uno straccio». Una volta fuori dall’auto sono scattati i controlli, «avevo un tasso alcolemico di 1,3 grammi per litro» (per cui sono previste sanzioni da 800 a 3.200 euro, l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno; in più, l’obbligo di visite mediche). «Il mix di cocaina e alcol mi ha rovinato». Adesso sta ancora pagando, «Ci vorrà del tempo per riavere la patente. Capita che di notte, quando suona l’allarme del negozio di cui sono responsabile, io debba correre in bicicletta a controllare cosa sia successo. Un guaio se devo spostarmi per incontri coi fornitori e altro. Soprattutto, dovrò affrontare un processo. Vorrei mettermi a disposizione dei ragazzi, magari andando nelle scuole, per raccontare la mia esperienza ed esortarli a non fare come me. Unica nota positiva di questa storia: la mia ragazza, che mi aveva lasciato, è tornata con me».