Fabrizio Corona di nuovo a processo, disposta perizia psichiatrica

L’ex fotografo dei vip imputato per danneggiamento, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e tentata evasione. La mamma in aula: “Lasciatelo, è malato. Più lo tenete più la sua rabbia sfocia in queste crisi da pazzo”

Fabrizio Corona (La Presse)

Fabrizio Corona (La Presse)

Fabrizio Corona, in affidamento terapeutico da maggio 2022 e oggi in aula a Milano nel processo che lo vede imputato per danneggiamento di un'ambulanza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per un tentativo di evasione, sarà sottoposto a perizia psichiatrica con un "quesito standard” per valutare la sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti e l'eventuale pericolosità sociale. Lo ha deciso il giudice della decima penale di Milano Cristina Dani. 

Perizia psichiatrica per l’ex re dei paparazzi

I fatti che risalgono al marzo 2021 quando un giudice di Sorveglianza aveva deciso che Corona dovesse rientrare in carcere (provvedimento poi bocciato da altri giudici) e l'ex fotografo dei vip aveva protestato ferendosi alle braccia, urlando contro la polizia e spaccando un vetro dell'ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa e lo aveva portato in ospedale. Dato che al centro del processo, ha spiegato il giudice, ci sono "gesti di autolesionismo e un successivo ricovero in psichiatria”, è doveroso che il Tribunale “nomini un perito per queste valutazioni psichiatriche con un quesito standard”. Il giudice ha chiarito che lo farebbe in altri casi e ha deciso di farlo anche in questo, “perché la legge è uguale per tutti”. Corona, che era in aula con a fianco il suo legale Ivano Chiesa, ha accolto favorevolmente la decisione del giudice. Già negli atti del Tribunale di Sorveglianza di Milano è stato evidenziato più volte che l'ex re dei paparazzi soffre di una “patologia psichiatrica”, oltre al fatto che si è a lungo curato, mentre scontava il cumulo di pene, dalla dipendenza dalla cocaina. 

Il giudice: “Illogica” la tentata evasione

L'incarico alla psichiatra (Marina Verga) per la perizia sarà conferito nell'udienza dell'11 maggio, quando dovrebbe essere sentito anche un ultimo testimone della difesa. E poi a luglio il processo dovrebbe arrivare alla fase della discussione delle parti. Il giudice ha già precisato che non ritiene di dover approfondire con altri testi l'accusa di tentata evasione. "Non mi interessa, mi sembra sia stato solo un colpo di teatro, come evasione è illogica”, ha chiarito. Accusa che si riferisce al fatto che, quando Corona era ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda prima di essere trasferito in carcere, avrebbe cercato di uscire da una finestra.

Corona: “Mi hanno rubato il telefono ma non querelo”

Intanto, l'ex agente fotografico, sempre oggi con dichiarazioni spontanee, è tornato a parlare di quella presunta resistenza agli agenti (due sono parti civili), raccontando che aveva avuto quella reazione perché uno di loro gli avrebbe “rubato il telefono”. E ha sostenuto ancora: “Hanno fatto un atto illegale, ero cornuto e bastonato, dopo la revoca illegale dei miei domiciliari mi è stato preso il telefono. Io non li querelo - ha aggiunto - noi non perdiamo tempo a fare queste cose, la stessa presidente del Tribunale di sorveglianza Di Rosa, che è persona rigorosissima, all'epoca mi ha chiesto scusa”. Corona ha anche ribadito che verserà un risarcimento per il vetro dell'ambulanza che ha rotto

La mamma: "Provo disperazione per mio figlio”

Testimone stamani in aula anche la mamma dell’ex agente fotografico  Gabriella Privitera, che ha ripercorso quei drammatici momenti. “Ha avuto una crisi, ho pensato 'finisce che muore’, ha dato un pugno e ha rotto il vetro, è stato preso con la forza dai poliziotti anche con una mano alla gola”. In una testimonianza a tratti drammatica, la donna ha aggiunto: “Ho provato una disperazione totale dicevo agli agenti 'lasciatelo è malato, più lo tenete più la sua rabbia sfocia in queste crisi da pazzo’, mio figlio ha problemi psichiatrici, lui è sempre aggressivo perché ha questa malattia, io più che amarlo che devo fare? Questa pagina degli ultimi anni della vita di Fabrizio è la più drammatica”. 

Oggi sono stati chiamati a deporre anche amici e conoscenti dell'ex agente fotografico, tra cui la sua collaboratrice Francesca Persi. Due agenti sono parti civili nel processo. 

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