Nicola Palma
Cronaca

Malore sull’autobus a Famagosta, i due giovani avevano assunto cocaina e cannabis

Ricoverati in gravi condizioni all’Humanitas e al San Carlo, erano stati visti a terra dal conducente che aveva subito chiamato i soccorsi

Viale Famagosta, doppio malore su un autobus
Viale Famagosta, doppio malore su un autobus

Milano – È stato un mix di stupefacenti a provocare i malori che hanno colpito ieri mattina alle 8 due ragazzi su un autobus della linea 95 in viale Famagosta. In ospedale in codice rosso sono finiti un ventiduenne italiano figlio di genitori di origine nordafricana, trasportato all'Humanitas, e un ventiquattrenne marocchino, accompagnato al San Carlo: dalle analisi è emerso che entrambi avevano assunto cocaina e cannabis nelle ore precedenti. 

Uno dei due, in un momento di lucidità, ha riferito agli agenti delle Volanti di aver ingerito anche gocce di Rivotril, un farmaco che contiene benzodiazepine. I due sono ancora ricoverati in prognosi riservata, anche se non sono in pericolo di vita. A dare l'allarme, domenica alle 8, era stato l'autista del bus Atm, che dallo specchietto retrovisore aveva notato un giovane a terra in corridoio.

L’autobus era fermo in una delle stazioni più frequentate della città. Secondo le prime informazioni a dare l'allarme è stato alle 8.10 l'autista Atm del mezzo, un bus della Linea 95 con capolinea in piazzale Famagosta (dove si trova anche l'omonima fermata della metro M2), che ha raccontato di aver visto nello specchietto un passeggero a terra nel corridoio dell'autobus. Quando si è fermato ed è andato a controllare, ha visto che le persone sdraiate tra i sedili, entrambe giovani, erano due.

All'arrivo del 118 i due – un 22enne e un 24enne nordafricani – erano incoscienti. Il primo è stato trasportato in codice rosso alla Clinica Humanitas di Rozzano ( Milano), il secondo all'ospedale San Carlo. Entrambi sono in gravi condizioni. Sul posto era arrivata subito anche una Volante della Polizia, che passava nella zona. Gli agenti hanno trovato i soccorritori che stavano cercando di rianimare i due.