
di Luca Cianflone
Ambulanze che non bastano mai, operatori e volontari costretti a lavorare ininterrottamente per ore, spesso andando ben oltre il proprio orario di servizio. L’emergenza sanitaria di questi mesi sta testando fino allo stremo il tessuto dell’apparato sanitario italiano ed in particolare lombardo. A vivere in prima persona le conseguenze che questo sovraccarico di lavoro può comportare nel concreto, sono state le educatrici dell’asilo nido privato abbiatense Il Cielo è Sempre più Blu. Qualche minuto dopo le 13 di giovedì una bambina ha avuto un malore improvviso e ha fatto scattare l’allarme. Racconta la responsabile dell’asilo, Maddalena Scrugli: "Nulla di preventivabile, un’emergenza medica importante. L’educatrice le ha subito prestato soccorso ed abbiamo chiamato il 118. Grazie all’intervento dello staff si è evitato il peggio, la bambina sta bene, questo è l’importante. Quei minuti però sono stati difficili ed interminabili, i soccorsi ci hanno potuto raggiungere solo dopo un bel po’".
Circa venti minuti di attesa prima che l’ambulanza arrivasse alla struttura di via Leonardo da Vinci. Diverse telefonate per sollecitare i soccorsi e cercare un supporto telefonico dall’operatore del 118. "Durante le tre chiamate effettuate al 118 abbiamo avuto un’assistenza minima – evidenzia la responsabile -. E’ vero che le educatrici sono formate per un primo soccorso, però credo che sarebbe stato giusto aiutarle con dei consigli, seppur telefonici. Saper come reagire e poi metterlo in pratica non è facile. Capisco però le difficoltà di questi mesi, il personale che non basta e le ambulanze mai sufficienti. Per fortuna tutto è andato bene". Come raccontato dall’educatrice, comprensibilmente agitata per l’accaduto, segnalazioni del genere testimoniano l’impossibilità di fornire i soccorsi standard della macchina sanitaria. Ambulanze che prima erano reperibili in una manciata di minuti, oggi rischiano di impiegarci molto di più. Stesso problema per le linee telefoniche di emergenza, sempre prese d’assalto. All’arrivo dell’ambulanza la bimba stava già meglio ed è stata portata all’ospedale in codice giallo.