Malagò lancia l’allarme ritardi: "Olimpiadi, basta perdere tempo"

Il presidente della Fondazione Milano-Cortina: la nomina del nuovo manager avvenga prima possibile. Le infrastrutture? Si vede la luce in fondo al tunnel, ma bisogna pedalare. La pista per il bob va fatta

Migration

di Massimiliano Mingoia

"Ragazzi, c’è veramente da non perdere più tempo". Giovanni Malagò, presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026 si presenta nella sede di Deloitte Italia in via Tortona per sancire la partnership olimpica quadriennale a Cinque Cerchi con l’azienda di servizi di consulenza e rilancia l’allarme sulle infrastrutture e le nomine legate ai Giochi invernali.

Ripartiamo dalle infrastrutture a Cinque Cerchi. "C’è stato un report recente del commissario straordinario e amministratore delegato di Infrastrutture Spa Luigi Valerio Sant’Andrea che dimostra che si vede la luce in fondo al tunnel – spiega Malagò –. Pur avendo presentato un dossier olimpico con pochissime cose da realizzare, però, adesso bisogna pedalare. Questo lo sanno tutti perché è un dato di fatto". Intanto si registrano ancora polemiche su costi e impatto ambientale della nuova pista per bob, skeleton e slittino a Cortina. "La fase progettuale della pista da bob è completata – replica il numero uno della Fondazione olimpica –. Se levassimo questo impianto, tutto il dossier olimpico avrebbe dovuto essere scritto in altro modo. La nuova pista era al centro della nostra candidatura che ha prevalso contro Stoccolma e la Svezia. E penso che realizzarla sia una nota di merito". Quanto ai due nuovi impianti a Cinque Cerchi previsti a Milano, il PalaItalia a Santa Giulia e la Milano Hockey Arena a Lampugnano, Malagò è convinto che il peggio sia passato: "Complicazioni e ritardi ci sono stati, perché l’Italia è il Paese dei ricorsi. Questi ricorsi sono andati nella direzione giusta, ma non possiamo più permetterci di perdere tempo. Anche perché Milano è una città che sta andando forte in altri settori e senza questi nuovi impianti indoor rimarrebbe molto indietro, oltre a fare una non bella figura. Il Comune e la Regione su questo sono pienamente allineati, anche se nel contesto politico di questi giorni seguono strade diverse (Palazzo Marino è di centrosinistra, Palazzo Lombardia di centrodestra, ndr). Ragazzi, c’è veramente da non perdere più tempo".

La stessa sollecitazione riguarda la nomina del sostituto di Vincenzo Novari come amministratore delegato della Fondazione olimpica, una nomina che rischia di slittare al prossimo Governo e al nuovo premier. "Sicuramente c’è una condivisione da parte degli stakeholder e mi sembra anche delle forze politiche – risponde Malagò, probabilmente riferendosi al nome dato in pole position come nuovo ad, Andrea Abodi –. Ma io non posso rispondere su quando, formalmente, questo avverrà. Noi auspichiamo che avvenga il prima possibile". Il presidente del Coni, infine, dribbla la domanda sul progetto di Milan e Inter per il nuovo stadio a San Siro e sulla demolizione del Meazza ("il progetto riguarda il Comune, i club e i tifosi"), ma ricorda che "la candidatura di Milano-Cortina prevedeva che lo stadio di San Siro fosse il teatro della cerimonia inaugurale dei Giochi del 2026".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro