REDAZIONE MILANO

Magazzino Lgd, altra protesta Presidio sgomberato dalla polizia

La lotta dei 49 ex lavoratori licenziati dalla cooperativa supportati dai Si Cobas "Noi non ci fermeremo"

Un’altra protesta ai cancelli del magazzino Lgd a Truccazzano, un altro sgombero della polizia. "Non ci fermeremo, stiamo affermando il diritto di sciopero", dicono i 49 licenziati dalla cooperativa leader nel movimento merci nell’alimentare "dopo i blocchi illegali cominciati ad agosto".

Posizioni sideralmente opposte, "ma noi non molliamo", spiegano i facchini, che avevano proclamato il primo stato di agitazione a metà agosto per presunte irregolarità nelle buste paga, smentite dalla società che aveva spiegato le singole voci agli interessati.

"Tutto documentato, tutto nero su bianco", sottolinea il presidente Giuseppe Ghezzi, che da mesi denuncia "perdite e problemi organizzativi che si riflettono direttamente sui bilanci societari. Diamo lavoro a 1.200 famiglie".

Ma per i Sì Cobas al fianco degli ex dipendenti sarebbe successo tutto "per sostituire gli operai con interinali pagati meno", concetti ripetuti davanti alla polizia in tenuta antisommossa.

Qualche ora dopo a Liscate hanno protestato anche i corrieri di Ups "per chiedere il rispetto del contratto e dei carichi di lavoro". Una manifestazione all’ingresso del colosso della logistica racconta i problemi di un settore in forte espansione sul territorio fra grandi vie di comunicazione e nuovi capannoni.

Bar.Cal.