MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La cooperativa Fraternità e Amicizia: "Siamo parte di “Zona Wagner“"

Questa realtà, nata negli anni ’80 come associazione, supporta le persone con disabilità e le loro famiglie. La presidente: "Uno scambio continuo con il territorio. I nostri ragazzi hanno tantissimo da dare" . .

Questa realtà, nata negli anni ’80 come associazione, supporta le persone con disabilità e le loro famiglie. La presidente: "Uno scambio continuo con il territorio. I nostri ragazzi hanno tantissimo da dare" . .

Questa realtà, nata negli anni ’80 come associazione, supporta le persone con disabilità e le loro famiglie. La presidente: "Uno scambio continuo con il territorio. I nostri ragazzi hanno tantissimo da dare" . .

di Marianna Vazzana

L’attenzione ai fragili. L’accoglienza quotidiana e l’apertura al quartiere, in uno scambio virtuoso. Tutto questo è “Fraternità e Amicizia“, la Cooperativa sociale onlus che si dà da fare affiancando le persone con disabilità e le loro famiglie. "Una realtà ideata come associazione negli anni ’80 – spiega la presidente Filomena Troiano – e diventata cooperativa nel 2007. Nata sotto l’ala della parrocchia di Gesù Buon Pastore e San Matteo di via Caboto, è da sempre radicata sul territorio", la zona di via Washington e via Sardegna. "Negli anni abbiamo lavorato per creare servizi e realtà corrispondenti ai bisogni delle persone con disabilità" e dalla prima Casa famiglia sono germogliati altri spazi: i Centri diurni socio-educativi, di formazione all’autonomia, di riqualificazione professionale e le Comunità-alloggio. Tra i servizi, quelli di sostegno educativo a scuola o nel pomeriggio. E poi i laboratori artistici, creativi e artigianali, gli sportelli di orientamento e inserimento al lavoro, senza dimenticare le attività sportive ed esperienze come soggiorni didattici e vacanze. "La nostra missione – continua Troiano – è accogliere le persone con disabilità, che abbiano fragilità intellettiva o psicorelazionale o anche con doppia diagnosi. Le proposte sono sempre diversificate, a seconda del bisogno". Gli utenti sono circa 200, di varie età, e vengono aiutati non solo a scoprire la propria ricchezza e unicità ma anche a relazionarsi con gli altri e con il quartiere, "diventando parte del territorio". Da qui nasce la collaborazione con il mercato comunale coperto di Wagner che, nato nel 1929, è il più antico della città. "Siamo entrati a contatto con il mercato svolgendo un progetto-laboratorio sull’alimentazione consapevole, abbiamo conosciuto gli esercenti e ci siamo subito sentiti in sintonia". Il passo successivo è stato far parte del progetto “Zona Wagner“ lanciato dal Consorzio Wagner, che ha l’obiettivo di allargare il “centro commerciale diffuso“ a sempre più realtà, tra cui botteghe storiche ma anche cooperative e realtà solidali. “Zona Wagner“ è tra i progetti approvati dal Comune per il crowdfunding civico 2024-2025 “Alleanze di quartiere“ e ora è attiva la raccolta fondi sulla piattaforma produzionidalbasso.com. "Questa per noi è un’opportunità – conclude Troiano –, sia per “far uscire“ ancora di più i ragazzi sul territorio e sia per creare un un’ulteriore legame con la zona. I nostri ragazzi hanno tante competenze, basta guardare al di là dei limiti". Che hanno tutti.