ALBERTO
Cronaca

Madre Project Quando il pane aiuta il quartiere

Alberto

Oliva

Sono stati presentati i progetti vincitori della nuova edizione della Scuola dei Quartieri, uno dei laboratori di sperimentazione della Milano del futuro che meglio stanno interpretando l’evoluzione della città che serpeggia dal basso. La Scuola organizza incontri aperti, laboratori di formazione per imparare a progettare e percorsi di affiancamento personalizzato, dando l’opportunità ai partecipanti di accedere a contributi economici per la realizzazione dei progetti. Si tratta di storie vere di persone che, grazie ad un’idea, hanno fatto qualcosa di positivo per il loro quartiere, negozi storici che hanno saputo reinventarsi, nuove attività che hanno fatto rinascere spazi abbandonati, gruppi che si sono organizzati per migliorare la propria vita e quella degli altri: questo è il progetto, giunto alla quarta edizione, chiamata React Eu. Sono appena stati resi noti i vincitori, fra cui segnaliamo Madre Project, ideata dall’organizzazione Terzo Paesaggio che realizza progetti di rigenerazione urbana a base culturale, guidata dall’intraprendente Andrea Perini. Partirà a breve una scuola senza scopo di lucro situata nel quartiere di Chiaravalle, inglobato nella parte sud di Milano sebbene ancora avvolto da un’atmosfera di borgo autonomo, votata alla formazione di una nuova generazione di artigiani del pane, in osservanza dei valori di Davide Longoni. Panificatore, propiziatore da anni di un Rinascimento della cultura del pane, Longoni coltiva nel parco della Vettabbia cereali per la produzione del suo pane agricolo urbano. Andrea Perini afferma: "Crediamo che il panificatore del futuro possa essere agente trasformativo dei luoghi. Abbiamo già fondato un’azienda agricola, ma l’idea che muove la scuola è quella che la bottega del futuro possa diventare uno spazio ibrido, contribuendo alla rigenerazione culturale del territorio". I lavori prevedono la realizzazione di un laboratorio didattico attrezzato di tutto punto per produrre fino a 100 chili di pane al giorno. La scuola avrà il compito di veicolare il valore (culturale, sociale ed economico) di un mestiere che oggi è tornato ad attrarre molti giovani. Il pane prodotto servirà anche ad aiutare le persone in difficoltà. Il Comune, facendosi co-finanziatore di un progetto partito realmente dal territorio, riesce così a intercettare e moltiplicare le idee e le energie che si sviluppano dal basso.