Machete, proiettili e libri mastri: ecco gli attrezzi del mestiere dei pusher delle Groane

Scoperti dalla polizia locale di Senago nel Parco. Ancora da identificare il corpo trovato martedì

Le armi sequestrate alle Groane

Le armi sequestrate alle Groane

C’è voluta la conoscenza del parco delle Groane da parte degli agenti della polizia locale, ma anche un metal detector per scovare nascosti sotto terra i posti strategici e difficili da raggiungere dove gli spacciatori nascondono gli ‘attrezzi’ del lavoro. Armi, libri mastri sui quali sono annotate le attività giornaliere di vendita di stupefacenti, proiettili di vario calibro custoditi all’interno di sacchetti di stoffa, cellulari, materiale per l’attività di spaccio e armi bianche, tra cui alcuni machete con lama lunga 48 centimetri e numerosi coltelli: è il materiale rinvenuto dalla polizia locale di Senago nel Parco delle Groane nell’ambito di un servizio di controllo straordinario.

All’indomani del ritrovamento nei boschi di Cesate del cadavere di un uomo seminudo con evidenti segni di violenza al volto e alle gambe, verosimilmente compatibili con un’aggressione, la polizia locale senaghese è intervenuta in collaborazione con un ausiliario di polizia giudiziaria ‘armato’ di un metal detector a elevata sensibilità che ha contribuito al successo del blitz. La task force è entrata in azione mercoledì mattina, in collaborazione con un volontario (autore un paio d’anni fa di una gigantesca bonifica nell’ex bosco della droga di Ceriano Laghetto) ha perlustrato e controllato meticolosamente una vasta area boschiva, quella dove gli spacciatori nord-africani svolgono la loro attività illegale.

Grazie allo strumento elettronico in grado di rilevare la presenza di metalli, il volontario ha indicato agli agenti di polizia locale luoghi in cui i malviventi avevano nascosto armi e materiale per lo spaccio. Tutto era accuratamente nascosto sotto terra in alcune aree del parco difficili da raggiungere, da qui l’importanza dell’uso del metal detector, l’apparecchiatura ha consentito agli agenti di scovare materiale anche pericoloso, come i machete che vengono usati come armi da difesa o per minacciare gruppi rivali o clienti. Tutto il materiale è stato sequestrato e verrà distrutto dopo il nullaosta della competente autorità giudiziaria.

"Questa operazione gestita dalla nostra polizia locale e da un volontario del Parco delle Groane che ringraziamo ci rende speranzosi. Avanti così per contrastare questa tremenda piaga", commenta la sindaca Magda Beretta. Non è la prima volta che gli uomini del comandante Fabio Tagliabue passano al setaccio il parco delle Groane con sequestro di materiale, arresti e denunce di spacciatori.

Intanto continuano le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Rho per identificare il cadavere e chiarire le cause del decesso. Tra le piste investigative seguite dai carabinieri c’è quella dell’omicidio, probabile un regolamento di conti nello spaccio della droga.

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