PAOLO MATTELLI
Cronaca

Ludovico, otto anni da Busto È il genio della matematica

Vive assieme ai genitori e alle due sorelle a Essen in Germania: nella città della Renania del Nord ha sconfitto mille studenti a suon di equazioni e calcoli

di Paolo Mattelli

Scorre sangue italiano nelle vene del giovane studente tedesco che ha vinto la ventiquattresima Olimpiade della matematica della scuola primaria ad Essen una città della Renania del Nord. Ludovico Zella Ceriotti classe 2013 ha conquistato il primo premio superando oltre mille studenti come lui con il pallino della matematica. Mamma Samis e papà Matteo sono orgogliosi del risultato. "Ha sempre dimostrato – raccontano – una spiccata attitudine per le materie scientifiche e per la logica matematica, noi abbiamo solo coltivato questa sua passione". Primogenito di una famiglia originaria di Busto Garolfo, insieme alle due sorelle più piccole Benedetta e Dorothea, il giovane prodigio dell’aritmetica vive in una cittadina della Germania senza però disdegnare il bel paese. "Veniamo regolarmente in Italia – spiega mamma Samis - con grandissimo piacere. Per lui l’Italia è il paese dei sogni in cui si gioca tantissimo a calcio. Quando arriviamo a Busto Garolfo le partite a pallone con i nonni non si contano. Poi c’è la buona cucina che noi tutti amiamo in modo particolare". La famiglia di Lodovico non è proprio nata da una fuga di cervelli, il papà con una laurea in scienza informatiche e la mamma medico neurochirurgo hanno scelto insieme di perfezionare il loro bagaglio culturale all’estero. Un’amicizia nata ai tempi delle superiori e proseguita con la scelta di lasciare insieme l’Italia e di mettere su famiglia oltre i confini nazionali senza però rompere i legami con il territorio. "Nei nostri figli scorre sangue bustese e soprattutto in Ludovico questa cosa si percepisce molto".

Calzoncini, scarpe da calcio ed un pallone sono gli ingredienti migliori per far divertire il piccolo genio di casa Ceriotti. Pochi minuti per studiare e poi via in campo con gli amici sognando di giocare un giorno nel Borussia Dortmund. Al contrario di quello che si potrebbe immaginare, Ludovico non è un giovane votato al sacrificio sui libri di scuola, a lui basta pochissimo tempo per comprendere i concetti e svilupparli, il resto è tutto fatto di innumerevoli tiri al pallone. I genitori raccontano che il giorno del test si era recato in aula con la divisa da calciatore sperando di finire velocemente e tornare a giocare in campo. "Che la sua dimestichezza con i numeri fosse un talento puro lo abbiamo compreso fin dalla giovane età. Già da piccolissimo costruiva cose incredibili con i mattoncini Lego secondo schemi matematici precisi che nessuno riusciva a seguire ma che risultavano precisissimi nella logica nella stabilità e simmetria. Grazie al supporto delle insegnanti questa sua passione è diventata un divertimento". Mamma e papà hanno fatto dello studio e della ricerca il loro lavoro e questo certamente ha stimolato il percorso di apprendimento di Ludovico "Io gli dico sempre ""provaci e seriamente divertiti"" - spiega Matteo – Se gli piace ciò che fa in futuro non potrà che avere successo".