ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Lotta contro l’Alzheimer. Un centro d’incontro per i pazienti e i familiari

Segrate, la struttura sarà aperta per quattro mattinate a settimana. Primo obiettivo proporre attività per rallentare la progressione del morbo.

Lotta contro l’Alzheimer. Un centro d’incontro per i pazienti e i familiari

Segrate, la struttura sarà aperta per quattro mattinate a settimana. Primo obiettivo proporre attività per rallentare la progressione del morbo.

In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il 21 settembre, a Segrate è stato inaugurato un Centro d’incontro per i malati e i loro familiari. Al Centro civico Giuseppe Verdi di via XXV Aprile 41, nel cuore della città, il servizio sarà attivo quattro volte a settimana, dalle 9 alle 13. L’obiettivo è contribuire a rallentare l’incedere della malattia. Come? Favorendo, nelle persone affette da questa patologia, il mantenimento delle capacità cognitive residue attraverso una serie di attività mirate, che si svolgeranno sotto la regia di personale qualificato. Anche i caregivers avranno l’occasione per interagire e scambiarsi le rispettive esperienze.

Il progetto, della durata di due anni ma con possibilità di prosecuzione anche oltre, è nato dalla collaborazione tra più soggetti: Comune di Segrate, Atelier della Mente, Fondazione di Comunità, Spi-Cgil Milano e Lombardia, Cittadinanza al lavoro e Arti e mestieri sociali.

Con accesso a costi calmierati, il servizio è pensato principalmente per i segratesi, ma non solo. Si potranno accogliere fino a 50 persone tra malati e caregivers.

"L’Alzheimer è purtroppo una patologia in crescita; tra le persone colpite non ci sono solo anziani, ma anche soggetti relativamente giovani. In questo contesto s’inserisce il Centro, pensato per chi ancora si trova in uno stadio della malattia di lieve e moderata entità – spiega l’assessora alla salute Barbara Bianco –. Donare alla città di Segrate questo luogo d’incontro significa rispondere a un crescente bisogno di sostegno, offrendo ore di stimolazione cognitiva, di attività motoria, di attività ludiche e soprattutto di sollievo, perché questa malattia gravemente invalidante colpisce duramente, oltre ai pazienti, anche chi li assiste". Gli incontri possono poi essere valide occasioni per incontrarsi tra caregivers, confrontandosi sulle diffcoltà quotidiane e supportandosi a vicenda anche attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche.

Esercizi per stimolare la memoria e associazioni di parole sono solo alcune della attività che verranno proposte, sulla base di un modello operativo, il “Meeting centres support programme“, nato in Olanda nel 1998 e importato in Italia nel 2015 grazie a un progetto di ricerca europeo che ne ha validato scientificamente l’efficacia.