GIULIA BONEZZI
Cronaca

Lotta alla violenza contro le donne. Al via il cantiere di Cascina Carpana: "Un luogo in cui potranno rinascere"

Il progetto di Svs Dad e Cadmi: 10 alloggi per ospitarle con bimbi e 4 mini anche per i figli maggiorenni. Un ristorante e laboratori in cui lavoreranno in 120. E un maneggio per imparare a riscoprire le emozioni.

Lotta alla violenza contro le donne. Al via il cantiere di Cascina Carpana: "Un luogo in cui potranno rinascere"

Alla Casa delle donne maltrattate (Cadmi), che è stata, nel 1986, il primo centro antiviolenza nato in Italia, le richieste sono "esplose" dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: "Una quarantina di contatti nuovi a settimana - spiega la presidente Manuela Ulivi –, tante sono ragazze giovani che iniziano a cogliere segnali prima sottovalutati: stalking ma anche condizionamento, offese, vittimismo". Sono circa 1.200 le donne che ogni anno per uscire dalla violenza del partner si rivolgono alla Cadmi e al Svs Donna aiuta donna, spiega la ginecologa Alessandra Kustermann, presidente e fondatrice, nel 1996, del centro pubblico in seno alla Mangiagalli del Policlinico, mentre taglia, insieme a Ulivi e alla madrina Ornella Vanoni, il nastro sul cantiere della Cascina Ri-Nascita.

Un posto per le più fragili di quelle donne, che a Milano, pur ”ricca” di reti di sostegno, "manca - sottolinea Ulivi -. Un luogo sicuro in cui ricostruirsi, superando il concetto della comunità magari fuori mano, lontana dal lavoro, dalle scuole dei figli o da figli maggiorenni che i servizi lasciano a casa coi padri violenti". E con una porta verso il lavoro, perché, aggiunge Kustermann, "il 64% delle donne che escono dalla violenza sono disoccupate o lavorano in nero per un compenso insufficiente al loro sostentamento".

Ieri è partito il cantiere per trasformare in quel luogo la Cascina Carpana, gioiello del patrimonio agricolo ottocentesco lombardo nel parco della Vettabbia, in una Milano che è già campagna ma a un tiro di schioppo dal Corvetto, e che i due storici centri antiviolenza insieme all’associazione Campacavallo si sono aggiudicati via bando in concessione per novant’anni. Un progetto "complesso, di quelli che cambiano la città ma sono costosi e impegnativi", sottolinea l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran. Tre anni stimati di lavori, 2.600 metri quadri costruiti (e trentamila di verde) in dieci volumi tra esistenti e da creare, elenca Marta Olivieri di DVision Architecture, preservando, sottolinea Chiara Morandini della Carlo Ratti associati, la corte come "cuore pulsante" della cascina ma ricavando anche "aree più protette, non visibili dall’esterno, in cui le donne possano sentirsi a proprio agio".

La Ri-Nascita, spiega Kustermann, prenderà vita in tre step. Il primo, per il quale sono stati raccolti - tra bandi Cariplo e donatori "tutti importanti", da grandi aziende "all’associazione di Cesano Boscone che ha organizzato una marcia podistica, alla ragazzina che regala i suoi 16 euro" - 2,1 milioni di euro su 3,3 necessari, prevede entro febbraio 2025 la ristrutturazione della villa padronale, creandovi appartamenti per 14 donne di cui 10 con figli più due mini extra per figli maggiorenni, e un ristorante-bistrot in cui lavoreranno 18 donne per un anno e altrettante si formeranno. Lo step 2 si concentra sugli impianti all’avanguardia, tra geotermia e fotovoltaico, e sulle stalle che diventeranno laboratori di ebanisteria, design, falegnameria, sartoria e uffici per formare e far lavorare novanta donne. Con una palestra per i ragazzi e una scuola di teatro e "circo morbido ed equitazione affettuosa", spiega Gabriella Baldoni, fondatrice con Ilaria Campi di Campacavallo che punta, con lo step 3, a riportare i cavalli alla Carpana (li allevava il suo ultimo proprietario), però in versione libera, con maneggio coperto e scoperto: "L’idea è garantire ai figli delle ospiti tutte le attività ma aprirle all’esterno, con molte proposte gratuite per il quartiere. I cavalli sono fondamentali per insegnare a lavorare sulle emozioni, il che è importante per bambini che hanno subito un contesto di violenza".