Covid, positività sotto la media nazionale: Lombardia in zona bianca da lunedì

La Giunta regionale recepisce i rilievi del Ministero e approva il Piano contro le pandemie influenzali. Moratti: "Fatto tesoro dell’esperienza di questi mesi, saremo in grado di fronteggiare ogni scenario"

Migliora la situazione a Milano e in Lombardia

Migliora la situazione a Milano e in Lombardia

Milano, 26 febbraio 2022 -  Da lunedì la Lombardia sarà in zona bianca. Ad annunciarlo è stato, ieri, il presidente della Regione, Attilio Fontana, commentando i dati analizzati dalla Cabina di Regia di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, nel consueto monitoraggio settimanale. Il governatore ha evidenziato come da due settimane i parametri di riferimento della Lombardia siano in costante miglioramento. Il tasso di occupazione dei ricoveri in terapia intensiva, ad esempio, è sceso a 6,1% e quello dei ricoveri in area medica all’11,4%. Soprattutto la percentuale di positività sui 100.000 abitanti si attesta al 7,5%, sotto la media nazionale che è del 10,3%. "Il ritorno in zona bianca – dichiara quindi Fontana – che, di per sé, non andrà a incidere in maniera determinate sulla quotidianità dei cittadini, conferma però come il senso di responsabilità dei lombardi per quanto riguarda vaccinazioni, applicazione di comportamenti virtuosi e rispetto delle regole sia forte e concreto. A loro, ancora una volta, va il mio ringraziamento".

Nel concreto in zona bianca vige solo l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso. Quanto al green pass, è sufficiente quello base per salire sui mezzi pubblici, andare in albergo, prendere impianti di risalita per lo sci, andare in piscina o in palestra. Serve il super green pass per mangiare al ristorante al chiuso, andare allo stadio o ai concerti, andare al cinema, a teatro, in discoteca. in parchi di divertimento e terme o partecipare a fiere e convegni.

Ieri è stato anche il giorno in cui la Giunta regionale ha approvato il nuovo piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale. "Il documento – si legge nella nota della Regione – definisce ruoli e responsabilità da attivare tempestivamente per la diffusione delle comunicazioni, in risposta ad eventi e comportamenti che potrebbero minacciare la salute pubblica. È previsto anche un piano di comunicazione del rischio pandemico. Ai fini dell’attuazione del Piano regionale, è stato anche istituito il Comitato Pandemico, presieduto dal presidente della Giunta regionale e coordinato dall’assessore al Welfare". Il contenuto del piano ha già superato la fase di verifica da parte del Ministero della Salute, "le cui osservazioni formulate sono state interamente recepite" precisano sempre da Palazzo Lombardia. Il documento ha una validità di tre anni e recepisce principi, strategie e obiettivi generali del Piano nazionale. "La Lombardia – afferma Letizia Moratti, vicepresidente della Regione – si è dotata, con ampio anticipo, di uno strumento in grado di fronteggiare qualsiasi scenario. Abbiamo redatto con grande attenzione questo documento, soprattutto alla luce dell’esperienza maturata nel corso della pandemia. L’obiettivo era non solo aggiornare quello precedente, traducendo a livello locale le indicazioni del Piano nazionale, ma definire i requisiti essenziali e gli attori coinvolti. Attraverso questo piano strategico regionale, quindi, saremo capaci di affrontare qualsiasi situazione con punti di riferimento ben precisi". "Rimaniamo comunque prudenti – conclude la Moratti - ma moderatamente ottimisti, fiduciosi che i momenti più drammatici della pandemia siano alle spalle".  

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