REDAZIONE MILANO

Locali e alberghi senza clienti, gli affari vanno a picco

L’albergatore Luigino Poli "I provvedimenti restrittivi rendono impossibile. la sostenibilità delle aziende"

L'albergatore Luigino Poli

Super green pass, paura di Omicron, Covid. Un mix letale che in questi giorni sta letteralmente facendo colare a picco pubblici esercizi, commercio e turismo. Dati alla mano più della metà dei consumatori evita ristoranti, bar e locali.

Un italiano su tre evita vacanze ed alberghi. Il mese di gennaio sta registrando un perdita netta di presenza, i contagi che sono risaliti e e le restrizioni hanno disincentivato le prenotazioni.

Uno stato di cose che mette a dura prova gli albergatori e il settore della ricettività, che economicamente sono già provati dall’intera situazione pandemica e che si protrae da due anni. Anche i saldi stanno andando a rilento e la situazione peggiora di giorno in giorno.

Lo sa bene Luigino Poli, del Poli hotel di San Vittore Olona che da sempre lavora con turisti e uomini d’affari, oltre a gestire un ristorante stellato: "I provvedimenti restrittivi imposti dal governo nei confronti dei cittadini italiani e stranieri in ingresso nel nostro paese, non solo rappresentano un danno economico importante per il nostro paese, ma rendono impossibili la sostenibilità delle nostre aziende senza azioni di risarcimento e di sostegno immediato.

Se è finito il tempo delle urla dettate dalla speranza di ricevere la dovuta attenzione, allora restano le singole testimonianze e i segnali di disagio, tanti e autorevoli, che anticipano la tempesta in arrivo, oppure visto il periodo, rompono il silenzio irreale di una vallata innevata prima dell’arrivo della valanga. Qualcuno mi spiega perchè quando chiedo il decreto attuativo e le informazioni di base per iniziare a programmare investimenti necessari e sperare almeno di recuperare le risorse per sostenere la nostra azienda, tutti brancolano nel buio?".

Christian Sormani