Lo stalker dei vicini finisce in cella

Per un anno e mezzo ha perseguitato una famiglia di tre persone. In carcere a San Vittore

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Da un anno e mezzo aveva preso di mira i suoi vicini di casa. È andato avanti con un crescendo di dispetti, insulti e minacce per motivi banali. Venerdì sera, sorpreso a danneggiare la cassetta della posta della famiglia perseguitata, formata da madre, padre e un figlio originari dell’Ecuador, l’uomo, un italiano di 49 anni con precedenti di polizia, è stato denunciato e infine arrestato. Il caso di stalking condominiale è avvenuto in una palazzina di viale Certosa. Poco prima delle 21, la signora, 35 anni, esasperata dall’ennesima molestia, ha chiamato il 112 chiedendo aiuto. In poco tempo, sono arrivati gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, che hanno sorpreso l’uomo alle prese con la cassetta della posta delle sue vittime. Poi i poliziotti hanno raccolto la testimonianza della donna, che si è trasformata in una denuncia vera e propria nei confronti del dirimpettaio. La sua famiglia, e in particolare lei, regolare e con un lavoro stabile come il marito, sarebbe stata per mesi bersaglio del quarantanovenne, il quale, in un caso, avrebbe danneggiato pure la porta del loro appartamento.

Inoltre, quando la incrociava, spesso volavano insulti e parole pesanti senza una ragione spiegabile, se non per futili motivi di vicinato e per il fastidio per il rumore proveniente dall’abitazione della famiglia sudamericana. Per questo, il pm di turno Nicola Rossato ha disposto l’arresto in carcere per atti persecutori e ha inviato gli atti al gip Ileana Ramundo per la convalida.

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